Montelepre, mozione dell’opposizione per favorire rilancio attività commerciali e artigianali
Esentare le attività commerciali e artigianali di Montelepre della quota variabile della Tari per il periodo in cui sono rimaste chiuse; esonerare le stesse dall’imposta sulla concessione del suolo pubblico, dovuta per tutto l’anno 2020 e, per eventuali nuove analoghe richieste; consentire gratuitamente l’ampliamento fino al 50% del suo pubblico già autorizzato per l’allestimento di dehors esterni, in deroga alla disciplina vigente, eventualmente anche utilizzando spazio occupato da percorsi pedonali e/o posteggi; concedere una tantum di credito d’imposta sui tributi locali per il proprietario di immobile commerciale che riduce di almeno del 15 % il canone di locazione all’inquilino per l’anno 2020; erogare un contributo “una tantum” per il costo sostenuto dagli esercenti per la sanificazione dei locali nei limiti consentiti dalle risorse di bilancio dell’Ente.
Sono le proposte avanzate dai Consiglieri Comunali del Gruppo “Montelepre Diventerà Bellissima” : Maria Cannavò – Simona Di Noto – Giacoma Gaglio – Salvatore Pisciotta e dai colleghi del Gruppo Misto : Giovan Battista Purpura e Marcella Martorana.
Insieme, hanno sottoscritto una mozione da sottoporre al voto del massimo consesso civico, al fine di impegnare il sindaco Maria Rita Crisci e la sua giunta ad avviarle per dare un concreto segnale agli operatori di settore che, dopo due mesi di chiusura per l’emergenza coronavirus, si riapprestano a riaprire i battenti domani, con molte restrizioni e con tante incertezze per il futuro.
Secondo i consiglieri comunali di opposizione, le attività legate a ristorazione, pub, bar, paninerie e comunque tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande vanno rilanciate, in particolare quelle che usufruiscono di spazi esterni al fine del contenimento epidemiologico. “Peraltro – sottolineano i consiglieri nella mozione – nell’ultima Finanziaria Regionale appena approvata, è stata inserita una norma che istituisce il Fondo Perequativo degli Enti Locali rimpinguato per complessivi 300 milioni di euro che consentirà ai Comuni di compensare le minori entrate che possono derivare dalla esenzione o riduzione dei tributi locali che gravano sugli operatori economici, compresi ristoranti, bar e attività turistiche”.