Corleone, fatta pace con Ceccano; i due comuni lavorano su scambi culturali
Dopo le polemiche per l’accostamento tra il comune di Ceccano con Corleone arriva l’impegno per scambi culturali e sociali. Ad annunciarlo in una nota congiunta sono stati ieri il sindaco corleonese Nicolò Nicolosi ed il commissario prefettizio Giuseppe Ranieri, che guida il Comune ciociaro. «Da un episodio spiacevole – scrivono – può nascere un proficuo rapporto di leale collaborazione». A suscitare proteste era stato nei giorni scorsi un fotomontaggio che trasformava il cartello di «Benvenuti a Ceccano» in «Benvenuti a Corleone». A pubblicarlo su Facebook era stato Camillo Maura, un ex assessore del comune in provincia di Frosinone. Il post era apparso dopo il ritrovamento di un cadavere di un uomo nel carrello di un supermercato di Ceccano. «Chiedo sinceramente ed umilmente scusa a tutti gli abitanti di Corleone, che si sono comprensibilmente sentiti offesi dall’immagine infelice che ho impulsivamente pubblicato sulla mia pagina Facebook e che non rende in alcun modo giustizia a tutti loro e alla loro terra, a seguito di alcuni eventi dolorosi avvenuti ultimamente nella mia amata Ceccano. Spero che voi tutti cittadini di Corleone possiate accettare le mie più sentite e profonde scuse», scrive Maura dopo l’annuncio di una querela da parte del comune siciliano. «Non volevo in alcun modo denigrare o sminuire il valore di tutti i Corleonesi che, da sempre, combattono in prima linea contro la criminalità organizzata – scrive il politico ciociaro -, dimostrando forza e coraggio smisurato. Il mio è stato un gesto impulsivo, compiuto con troppa leggerezza, in un momento di rabbia, a seguito di alcuni eventi dolorosi avvenuti ultimamente nella mia amata Ceccano». Maura ha anche proposto «un gemellaggio sotto la bandiera della legalità». Un «mea culpa» che potrebbe scongiurargli una querela. Intanto ieri il sindaco di Corleone ed il commissario prefettizio di Ceccano hanno diramato un comunicato congiunto che «stigmatizza» quanto accaduto. «La deplorevole vicenda, alla quale sono seguite le scuse pubbliche, è stata l’o cc a s i o n e per affermare la reciproca stima esistente tra le due amministrazioni comunali e una solidarietà etica del profondo rispetto che meritano gli amministratori pubblici.