Aeroporto Falcone e Borsellino, Cda Gesap approva bilancio 2019; l’utile supera i 5 milioni di euro
Il consiglio di
amministrazione di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale
di Palermo Falcone Borsellino, ha approvato il progetto di bilancio di
esercizio del 2019, che prossimamente sarà sottoposto all’assemblea dei soci,
con un valore della produzione pari a 78.751.918 euro (+ 5,24% rispetto al
2018), un risultato lordo della produzione di 8.206.301 euro ed un utile netto
di esercizio di 5.036.999 euro (+15,41%), positivo per la sesta volta
consecutiva.
Gli elementi che hanno accresciuto il margine operativo sono: l’aumento del
traffico sullo scalo (+5,5% dei movimenti degli aeromobili, +6% dei passeggeri,
+6% del tonnellaggio merci), che ha fatto lievitare i ricavi core di oltre 4,6
milioni di euro (+6,55%); un minor peso dei costi di produzione nonostante
l’aumento – proporzionalmente inferiore all’aumento dei ricavi – del 4% (c’è
stata una crescita del valore aggiunto del 7,34%, che indica il recupero di
produttività); la stabilità dei costi relativi al personale; la maggiore copertura
dei rischi riguardanti gli oneri e le spese future.
La combinazione di questi e altri fattori ha determinato un reddito ante
imposte di 7.358.543 euro nettamente superiore a quello registrato
nell’esercizio 2018 (6.205.052) e un risultato netto positivo di 5.036.999
euro, +672 mila euro rispetto al 2018.
“Archiviamo il 2019 come l’anno dei record, ma anche dello sviluppo e della
crescita. Siamo cosciente di dover fare i conti con un 2020 dilaniato
dall’emergenza sanitaria globale – afferma Giovanni Scalia, amministratore
delegato di Gesap – Grazie alle ottime performance di gestione degli scorsi
anni, oggi Gesap è una società solida che potrà affrontare questo brutto
periodo e pensare alla ripresa. A partire da giugno ci aspettiamo un aumento
concreto dei voli. Sarà una sfida impegnativa, anche perché è prevedibile la
contrazione della redditività – conclude Scalia – ma sono certo che ne usciremo
vincenti e che l’aeroporto torni a crescere allo stesso ritmo degli ultimi
anni, garantendo le migliori condizioni di viaggio ai passeggeri”.
L’EBITDA (la differenza tra valore e costo di produzione) è risultato pari
a 18,5 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 16,4 milioni del 2018.
Il valore della produzione, pari a circa 78,7 milioni di euro, ha mantenuto un
andamento di crescita del 5,24%, per effetto degli alti livelli di traffico
passeggeri e aeromobili. Infatti la componente dei ricavi propri pari a 76
milioni di euro, si è incrementata di oltre 4,6 milioni di euro (+ 6,55%) di cui
i ricavi aviation (diritti aeroportuali corrisposti da parte di passeggeri,
compagnie aeree e operatori aeroportuali) costituiscono ben il 79,2% (nel 2018
era del 78,9%). Crescono del 5% i ricavi commerciali non aviation.
Il 2019 è stato un anno record per l’aeroporto di Palermo Falcone
Borsellino, che ha superato per la prima volta quota sette milioni di
passeggeri, a conferma della forte vocazione turistica del territorio
palermitano e siciliano, grazie anche al richiamo di alcuni importanti
riconoscimenti: Palermo capitale della Cultura e il percorso arabo-normanno
patrimonio dell’Unesco, che hanno reso Palermo una meta particolarmente
desiderata dai turisti. La componente del traffico domestico passa dal 75,63%
del 2018 al 71,91%. Conseguentemente il traffico internazionale cresce dal
25,37% al 28,09% sfiorando la quota dei 2 milioni di viaggiatori. La crescita
complessiva dello scalo è stata trainata dal traffico internazionale (+17,38%)
equivalente ad un incremento di circa 300.000 passeggeri. In termini di
distribuzione di traffico per aree geografiche, La Francia con i suoi 17
collegamenti diretti è la nazione che registra il maggiore traffico di
passeggeri (oltre 500mila), seguita dalla Germania che segna un incremento del
25,71% sul 2018. Sono in crescita anche la Gran Bretagna e la Spagna ma
l’incremento più importante è stato consolidato dal Belgio +177,85%, in quinta
posizione. Il traffico da e per la Svizzera è in lieve diminuzione, mentre
risalgono la Grecia, la Polonia, la Federazione Russa e Malta. Nel 2019 Ryanair
detiene la maggiore quota di traffico e si conferma primo vettore con un
incremento del 7% superando i 3 milioni di passeggeri. Alitalia rimane il
secondo vettore per numero di passeggeri trasportati, Volotea implementa la
propria capacità sulle destinazioni Ancona, Genova e introduce due nuove rotte
nazionali (Cagliari e Pescara). EasyJet incrementa l’offerta dei posti
disponibili sulle rotte esistenti intensificando le frequenze (Liverpool, Luton
e Napoli). Transavia introduce un nuovo collegamento per Nantes e consolida un
incremento del 17%. I vettori DAT, Lufthansa e Tuifly intensificano la
programmazione dei voli esistenti.
Lo sviluppo del traffico aviation per il 2020 ha subito un brusco e devastante arresto a partire dalla seconda settimana del mese di marzo a causa dell’emergenza pandemica di Covid-19. L’aeroporto di Palermo è rimasto aperto e operativo. Ma il drastico taglio dei voli effettuato dalle compagnie aeree ha fatto segnare il calo del 76% nelle prime tre settimane di marzo e, successivamente, una riduzione del 98% – in media 250 passeggeri al giorno – rispetto allo stesso periodo del 2019. I movimenti sono invece calati del 94%. La Gesap ha posto in essere tutte le iniziative possibili allo scopo di supervisionare e coordinare tutti gli aspetti sanitari di competenza, quelli operativi, quelli infrastrutturali, commerciali, ed economico finanziari connessi all’emergenza: riduzione dei costi; introduzione della cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) per dodici mesi; azzeramento delle ferie maturate e non godute; blocco dello straordinario. Dal primo marzo, data in cui l’emergenza ha prodotto visibilmente i suoi effetti sul trasporto aereo, il traffico sullo scalo di Palermo si è progressivamente ridotto sino a raggiungere un 202 passeggeri al giorno ad aprile e 330 passeggeri al giorno nella prima decade di maggio.