Terrasini, ristoratori e gestori di locali consegnano chiavi al sindaco (Video)

Hanno alzato le saracinesche e acceso le luci delle insegne. Decine di esercenti, titolari di pub e ristoranti che insistono nel centro storico di Terrasini, aderendo al flash mob “Risorgiamo Italia”, ieri sera hanno protestato così “contro la mancanza di aiuti concreti per  superare la crisi”, mentre stamani, hanno simbolicamente tentato di consegnare le chiavi dei propri locali al sindaco Giosuè Maniaci, per portare all’attenzione degli enti preposti e dell’opinione pubblica, le difficoltà che si prospettano insieme ad una riapertura del loro settore con le nuove restrizioni. Chiedono sostegni concreti che non li portino a contrarre il coronavirus ma neppure ad indebitarsi ulteriormente. Che il governo nazionale e regionale provvedano a pagare la cassa integrazione ai dipendenti e gli affitti dei  locali ed esenti gli stessi dalle tassazioni vigenti. Alla forma pacifica di protesta hanno aderito i locali Sikaru, Ouh lah lah, Enjoy, Pier bar, Arabesque,  Al buon gusto, Mordi e fuggi, Bottega 89, Ottanta voglia Cafè, Caffè del duomo, Cli Ice, Kalos, Renoir, Cucinella e co, Mylo, Albertini, Muir, El Cubanito, Friend’s ed altri. Il sindaco di Terrasini, che ha incontrato a Palazzo La Grua una delegazione dei manifestanti, ha respinto le chiavi e si è impegnato a far sentire la loro voce agli organi preposti.

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