Terrasini, l’assessore Cinà replica a Giliberti :”lavoriamo e contribuiamo in silenzio”.

“In questo periodo di emergenza internazionale l’attività dell’amministrazione comunale con a capo il sindaco non si arresta nella sua fase di responsabilità e indirizzo politico. La presenza degli assessori, specie in questo periodo, si rende sempre più necessaria, non solo nella programmazione politica che certamente ci vede in questo periodo rallentati, ma nell’esecuzione di compiti che una giunta ha il dovere di svolgere con il primo cittadino secondo l’art. 48 del d. lgs. 267/2000”. E’ la replica del vicesindaco di Terrasini Angelo Cinà al documento politico diffuso dal Consigliere Comunale Dario Giliberti che chiede alla giunta Maniaci e a tutti i colleghi d’aula, di rinunciare all’indennità di carica.
“Nei primi 6 mesi del mandato elettorale – ricorda Cinà a Giliberti – abbiamo rinunciato in modo totale e non parziale, insieme allo stesso primo cittadino e ai soli consiglieri di maggioranza, alle nostre indennità di carica, con la finalità sociale dell’acquisto di mezzi comunali: un pulmino e tre auto, di cui una solo per i Servizi sociali e, non mi pare che il Consigliere Giliberti vi sia stato partecipe”. Per Angelo Cinà, l’intera giunta è costantemente presente nei servizi alla persona e alla comunità che giornalmente, specie in questo periodo di Pandemia, è richiesta; “presente fisicamente sul territorio e al palazzo comunale esponendo se stessa e le sue famiglie al pericolo del contagio. presente anche con le proprie indennità assieme al sindaco nell’acquisto delle medicine, nelle mascherine e viveri a favore dei soggetti svantaggiati o colpiti dalla chiusura temporanea delle attività. Ma questi interventi, peraltro già costanti durante il nostro mandato ma oggi più frequenti vista la straordinaria emergenza, non hanno bisogno di pubblicità ma di senso del dovere, come quello di provvedere di stare provvedendo a destinare le somme per lo sport, cultura e turismo ai bisogni dei cittadini nel nuovo bilancio. In questo momento di crisi sanitaria e sociale – conclude Angelo Cinà – la nostra presenza e il nostro senso di responsabilità sono più che mai necessari e garantiti”.

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