Partinico, 45 anni fa la Passione di Gesù per le vie del paese (Video)
In questa Settimana Santa, stravolta nei suoi riti dalla pandemia, fino ad annullare processioni e messe, torna alla memoria la Pasqua di 45 anni fa, che di gente in strada, invece, ne portò a migliaia. Era il 1975. Per raccontare gli ultimi giorni di Cristo fu messa in scena, per la prima volta, una sacra rappresentazione all’aperto. I luoghi simbolo del paese divennero lo scenario ideale. Villa Margherita fu scelta per allestire L’ultima cena, la scalinata della chiesa Madre per il processo davanti a Ponzio Pilato, piazza Garibaldi per l’incontro con Erode. Ai piedi del Colle Cesarò, come il Golgota, fu rappresentata la Crocifissione di Gesù. Venerino Cucinella diede il volto a Gesù e nella parte fu immenso. Un’interpretazione memorabile, di autentico coinvolgimento spirituale, che sfiorò il mistico. Ma Venerino Cucinella fu anche il promotore e il deus ex machina dell’iniziativa, assieme a mons. Gaetano Chimenti, parroco del SS Salvatore. E se Venerino rese vera la sofferenza di Gesù, non fu da meno quella di Giuda, interpretato da Nonuccio Cammarata. Questi scatti conservano ancora oggi un’intensità straordinaria che rende viva la sofferenza nel tradimento. E anche quando la recitazione non era fatta di parole, ma solo dagli atteggiamenti e dai gesti, emerse la sensibilità di chi vi prese parte. La flagellazione fu molto realistica. La frusta venne costruita da Venerino, ma ci fu un imprevisto. Partinico rispose con una partecipazione popolare senza precedenti, in un clima di grande commozione. La Passione di Gesù fu riproposta fino al 1978 e mai più rappresentata. La missione evangelica di Venerino è proseguita nel tempo. Oggi è un diacono. Si ha nostalgia di quella Partinico, certamente più genuina e meno abbrutita. Una Partinico che non aveva perso ancora il senso della comunità, capace di organizzare un evento che appartiene alla storia migliore di questo paese.
Enrico M. Calagna