Tanti sindaci a fianco di Cateno De Luca, “in trincea per contenere esodo da Nord”

Una schiera di sindaci, tra cui Antonio De Luca di Giardinello e Santo Cosentino di Trappeto,  a fianco del collega primo cittadino di Messina Cateno De Luca  che negli ultimi giorni ha avviato un’aspra battaglia dai toni accesissimi nei confronti delle istituzioni romane. Una quarantina di amministratori locali della provincia messinese, ma anche di Palermo, hanno deciso di prendere posizione dopo l’annuncio da parte del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di denunciare De Luca per vilipendio della Repubblica. Promotore dell’iniziativa è il sindaco di Santa Teresa di Riva e deputato regionale Danilo Lo Giudice. I sindaci hanno espresso solidarietà e vicinanza all’istrionico sindaco, il quale a causa della situazione emergenziale sullo Stretto, ha preso una netta posizione, seppur con travolgente fervore, in difesa del proprio territorio. “Pur comprendendo che i toni utilizzati dal sindaco di Messina siano stati eccessivi, ma sicuramente dettati dalla grande tensione a cui ogni giorno siamo sottoposti noi sindaci, da sempre in trincea, riteniamo che la decisione del Viminale, di denunciare per vilipendio De Luca, sia quanto mai eccessiva, in considerazione del ruolo e del sacrificio che ognuno di noi sta portando avanti, nell’esclusivo interesse di salvaguardare le nostre comunità”. I sindaci reputano eccessiva, dunque, la volontà di segnalare all’autorità giudiziaria i comportamenti eclatanti del sindaco. Nei giorni scorsi De Luca ha perfino sbarrato la strada alle auto appena sbarcate al porto dello Stretto annunciando di essere disposto anche ad essere arrestato pur di difendere i propri concittadini dal rischio sanitario. Non solo, il sindaco ha anche lanciato la proposta di istituire un database contenente i nomi di tutti i passeggeri che attraversano lo stretto; una sorta di schedatura. “Al sindaco di Messina – dicono i firmatari del documento – esprimiamo piena vicinanza e solidarietà, anche in considerazione dell’esodo che da solo si è trovato a contenere, essendo Messina la principale via d’accesso all’Isola”.

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