San Cipirello, rissa sfociata nel sangue; giovane in ospedale, un arresto
Lite tra un diciannovenne e un diciottenne in piazza Matrice: uno finisce in ospedale in codice rosso, l’altro è in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Ad indagare sono i carabinieri della locale stazione.
I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica scorsi. Sono le circa le 3 quando davanti la chiesa madre del paese si consuma una violenza in stile “cavalleria rusticana”. A fronteggiarsi sono due coetanei in presenza di altri giovani. Dalle parole si passa ai fatti. Complice probabilmente l’alcol, uno due, Davide Maniscalco colpisce l’altro, S. E. L M., alla gola con una bottiglia di vetro. La bottiglia si spezza.
Sono attimi di terrore nel cuore del centro abitato, a due passi dal sagrato della chiesa. Il giovane ferito viene portato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, dove entra in codice rosso. Dopo l’intervento dei medici è adesso fuori pericolo. Scattano così le indagini affidate agli uomini della stazione dei carabinieri di San Cipirello. E già ieri mattina, dopo aver acquisito testimonianze ed altre prove, è scattato l’arresto per Davide Manscalco, con l’accusa di tentato omicidio. Il giovane si trova adesso rinchiuso nella casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo in attesa dell’udienza di convalida.
Le indagini proseguono per ricostruire tutta la vicenda che ha portato al ferimento del giovane e valutare la posizione di altri ragazzi presenti al momento della lite. Alcuni sembra siano gli stessi che due mesi fa si resero protagonisti di un violento pestaggio nella vicina San Giuseppe Jato. Il 14 dicembre scorso un trentenne finì in ospedale con due costole rotte, un dito fratturato e diversi ematomi su tutto il corpo. Ad aggredirlo, al culmine di un diverbio, fu un gruppo di minorenni capeggiato dal figlio di un condannato per mafia.