Coronavirus, le fiamme gialle denunciano commercianti che speculano sull’emergenza
In esito alle decisioni assunte nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, i Reparti della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Palermo partecipano all’attività di controllo finalizzate a far rispettare le misure disposte dall’Autorità di Governo per contenere la diffusione del Coronavirus.
Tali servizi vengono effettuati in stretto coordinamento con le altre Forze di Polizia allo scopo di rendere il più possibile efficace il dispositivo di controllo.
Parallelamente proseguono i servizi delle Fiamme Gialle a tutela dei consumatori, finalizzati a contrastare l’aumento ingiustificato dei prezzi dei dispositivi di protezione individuale, dei prodotti igienizzanti ovvero dei beni di prima necessità.
Nel corso di controlli, effettuati nei confronti degli esercizi commerciali, al fine di verificare il rispetto delle disposizioni introdotte dal DPCM dell’9 marzo u.s. concernente l’orario di chiusura di attività commerciali, sono stati rilevati, in due casi, a Palermo e a Termini Imerese, la mancata chiusura dell’esercizio commerciale entro l’orario previsto. I titolari delle attività, rispettivamente una polleria e un bar-tabacchi, sono stati deferiti alle competenti Autorità Giudiziaria per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” (art. 650 C.P.) e nei loro confronti è stata proposta la sospensione della licenza commerciale.
L’attività delle Fiamme Gialle è inoltre orientata alla repressione di ogni forma di illegalità connessa a fenomeni di concorrenza sleale nonché di speculazione sui beni di prima necessità, come dimostra l’intervento operato all’interno della struttura Ospedaliera “Cervello” di Palermo dove i Finanzieri hanno riscontrato, all’interno dei distributori automatici di vendita di prodotti alimentari e bevande, la presenza di mascherine di protezione poste in vendita al prezzo di €. 10 cadauna.