Carini, ferma raccolta organico; il sindaco attende risposte dalla Regione
“Nonostante la chiusura al pubblico, il lavoro per il comune di Carini non si ferma di certo”. Lo scrive in un post su Facebook il sindaco Giovi Monteleone il quale denuncia che da giorni, in piena emergenza coronavirus, a preoccupare ed innervosire amministratori e cittadini è il problema dello smaltimento della frazione organica dei rifiuti. “La RACO, l’azienda che gestisce l’impianto di smaltimento dell’umido – scrive il primo cittadino- ci comunica oggi che il suo impianto, nel quale conferiamo, rimarrà chiuso fino al 28 marzo. Ciò potrebbe costringerci, come fatto in passato, a mischiarli all’indifferenziato. Ma non possiamo perché la discarica in cui smaltiamo i rifiuti non riciclabili, la Trapani Servizi , per questo motivo ci ha già sanzionato e diffidato. TUTTO CIO’ E’ INACCETTABILE – tuona il sindaco Monteleone –
questa situazione ci costringe, nei fatti, a ricorrere a chi fornisce lo stesso servizio ma a un costo più che raddoppiato ( da €140 a € 265 iva x tonnellata ) e con un contratto in esclusiva che potrebbe comportare l’aumento della TARI, improponibile in questo difficile momento”. E la Regione sarebbe ancora spesa alle richieste avanzate dal comune di Carini per sbloccare la situazione”. Dopo essere stati messi in così grave difficoltà per lo smaltimento dell’organico, e non avendo ricevuto risposte di sorta sulla disponibilità di impianti pubblici autorizzati, tutti i sindaci interessati dalla problematica, stanno valutando di intraprendere un’azione congiunta per richiamare la Regione alle sue responsabilità.
“Non solo – conclude il sindaco – abbiamo dovuto subire l’aumento del costo per il conferimento dell’umido in maniera esponenziale in questi anni, ma ci siamo fatti carico anche di competenze provinciali, di smaltimento straordinario legato al turismo, abbiamo raggiunto ottimi livelli di differenziazione, per poi veder vanificato tutto”.