Borgetto, il popolo ha chiesto a San Giuseppe la grazia di tornare presto alla normalità (Video)
In tempo di coronavirus, alcuni devoti di San Giuseppe, impediti, per via delle limitazioni imposte dal Governo per l’emergenza Covi-19, a rinnovare a Borgetto le antiche tradizioni, come le mense, legate all’importante ricorrenza, hanno donato un momento di gioia alla comunità, decidendo di portare l’immagine del patriarca per le vie del paese. Non il simulacro ufficiale custodito in Chiesa Madre, quest’anno rimasta nella sua nicchia, ma la statua che il Presidente della Congregazione dedicata al padre putativo di Gesù, Antonio Bartellino, ha ricevuto in dono due anni fa dall’italo americano Giacomo Musso e che ha avuto la benedizione di Papa Francesco. Niente portatori a spalla. Niente fedeli al seguito. La statua è stata caricata su un furgone e, scortata dalle forze dell’ordine, ha fatto il giro di tutte le strade di Borgetto. Al suo passaggio, la gente sui balconi, o davanti la porta d’ingresso, richiamata dal suono del tammurinaro, si inginocchiava, piangeva, si faceva il segno della croce e gridava “Viva San Giuseppi viva”. È stato un segno di speranza e di profonda fede per il popolo borgettano che da sempre “stretto dalla tribolazione”ricorre a San Giuseppe, “pi li bisogni e li nicissità”(così si prega con il Rosario in Siciliano). Tuttii chiedevano la stessa grazia che ciascun credente in questo triste e delicato momento chiede a Dio, affidando alla sua gloriosa intercessione il ritorno alla normalità. Inoltre, già dal giorno prima è stato realizzato il più bel flash-mob di fede visto sino ad ora, i devoti hanno esposto il quadro del glorioso patriarca al balcone ed hanno pregato con il canto del Rosario in Siciliano e le vuci a San Giuseppe. La bella serata di ieri si è conclusa con la preghiera del Santo Rosario, così come voluto dalla Conferenza Episcopale Italiana, guidato dell’arciprete di Borgetto don Rosario Armetta e trasmesso in filo diffusione. Antonio Bartellino, in qualità della Confraternita di San Giuseppe ha voluto ringraziare il confrate Francesco Giaimo per la brillante idea che, è stata possibile attuare grazie alla collaborazione della locale stazione dei carabinieri di Borgetto, del comando dei vigili urbani, del sindaco Luigi Garofalo e della sua giunta e di tutti i confrati e le consorelle devoti al patriarca.