Tangenti eolico, tutti liberi gli imputati del processo ordinario

Tutti liberi,   gli imputati del processo ordinario in corso per le tangenti nell’eolico. Revocati gli arresti domiciliari per Paolo Francesco Arata, principale protagonista dei tentativi di favorire progetti nel campo delle energie alternativi, elargendo mazzette,   e per Alberto Tinnirello, dirigente del dipartimento Energia del corrispondente assessorato regionale. Entrambi sono accusati di corruzione. Come scrive il Giornale di Sicilia, l’unico imputato – a parte Vito Nicastri, in carcere – che ha ancora una misura restrittiva è adesso il funzionario regionale dell’Energia Giacomo Causarano, il partinicese attualmente ai domiciliari. Lui sarà processato con il rito abbreviato davanti al Gup Maria Cristina Sala. Ad Arata è stato imposto il divieto di dimora in Sicilia, mentre a Tinnirello  il divieto di stare a Palermo e il contestuale obbligo di risiedere in un altro comune dell’Isola, con l’ordine di non spostarsi in mancanza dell’autorizzazione dei magistrati. Autorizzati tutti a tornare a Palermo solo per seguire le udienze del processo. Già scarcerati i figli di Paolo Arata e Vito Nicastri.

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