San Giuseppe Jato, imprenditore risarcito per lo scatto rubato mentre dormiva in aereo
Venne deriso su Facebook da alcuni sconosciuti. Ottiene un risarcimento e lo dona in beneficenza. Protagonista della storia è Giacomo Leone, 67 anni imprenditore jatino. Cinque anni fa una foto che lo ritraeva addormentato su un aereo finì sui social. «Ero stanco – raccont a Leone – e durante il rientro da Bergamo mi addormentai seduto di fianco a mia moglie». Un sonno profondo che spinse altri due passeggeri a mettere in atto una goliardata: «Si scattarono una foto vicino il mio viso – racconta-, entrambi sorridenti e con il pollice alzato in segno di vittoria e schernimento». L’imprenditore non si accorse di nulla. Era stanco e mentre si dorme può capitare di assumere pose buffe. All’indomani però si ritrovò deriso su uno dei più frequentati social. A pubblicare la foto sul proprio profilo Facebook sembra sia stato un trentenne di origini palermitane. «La foto era stata visualizzata da centinaia di persone. Aveva ottenuto 270 “mi piace” e quaranta commenti», racconta Leone. Ed è stato proprio il tenore della discussione a mandarlo su tutte le furie: «Pare un morto», «manca solo la bara», «ha vinto il podio come bello addormentato», scrivono alcuni utenti. E altri commenti di scherno verso un facile bersaglio. Che però, da sveglio, decide di sporgere denuncia per diffamazione. «Era stato violato il mio diritto di riservatezza», racconta. E sembra che quella foto avesse turbato perfino la figlia in gravidanza che si trovava a Bergamo. A notare l’immagine erano stati alcuni amici e compaesani di Leone, che su Facebook non è presente per scelta. Dopo la denuncia e le proteste dell’ignaro protagonista, la foto venne tolta dalla rete. La vicenda giudiziaria è stata poi archiviata, ma l’imprenditore non si è fermato. Così, dopo una mediazione affidata agli avvocati, ha ottenuto un risarcimento di 1200 euro, pagati dall’autore dello scherzo. «Il signor Leone – racconta l’av – vocato Giulia De Gregorio, che assisteva l’imprenditore – ha deciso di donare l’importo ricevuto a titolo di risarcimento del danno». A beneficiare è stata l’associazione siciliana contro le leucemie e i tumori dell’infanzia. Una no-profit, guidata da Ilde Vulpetti, che collabora con l’ospedale Civico di Palermo.