Partinico, la studentessa tornata da “Shangai” trattata come “un’appestata”

Era rientrata a Partinico per sfuggire al pericolo del coronavirus esploso in Cini, ma a distanza di qualche settimana si è ritrovata a scappare ancora, stavolta dal proprio paese che l’avrebbe trattata come un’appestata. Marika Digato, studentessa che frequentava a Shangai il secondo anno del corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali nell’ateneo di Tongji, dopo aver vinto una borsa di studio all’università di Torino dove è iscritta, ha deciso di partire per Milano, dove ha raggiunto il proprio fidanzato, per porre fine ad un incubo. La 25enne ha scritto una lettera aperta su facebook, denunciando l’ostilità con cui i propri concittadini l’avrebbero accolta.   «Se avessi avuto il minimo dubbio di essere stata contagiata o di avere qualcosa – scrive MariKa sui social – non avrei mai messo a rischio la mia famiglia, i miei amici e il mio fidanzato.   Siamo stati in contatto con il consolato italiano a Shanghai, con dottori italiani che vivono a Shanghai, abbiamo misurato la febbre ogni giorno e siamo stati in isolamento prima di partire proprio per evitare di contrarre il virus. Eppure – prosegue –  ogni giorno mi arrivavano notizie di persone che mi volevano denunciare. Mi ha fatto male tutta questa diffidenza e cattiveria. Non uscivo più e non riuscivo più ad essere tranquilla per strada, da qui la mia decisione di andare via da Partinico”. Una fuga che Marika ha concordato con la propria famiglia. Adesso resterà a Milano per qualche giorno per recuperare un po’ di serenità.

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