Coronavirus, intensificati controlli negli aeroporti di Punta Raisi e Birgi
A fronte delle molteplici segnalazioni allarmistiche sul rischio di contagio del Coronavirus, che si stanno diffondendo tra i passeggeri e sui social, anche negli aeroporti Falcone e Borsellino di Punta Raisi e Vincenzo Florio di Trapani Birgi sono stati incrementati i controlli sanitari. Nello scalo palermitano. Nello scalo palermitano, i controlli sono stati estesi anche dai voli provenienti da Milano, Bergamo e Venezia. Nelle prossime ore Gesap installerà i dispenser con il disinfettante per le mani, attesi anche i termoscanner. Da un primo bilancio complessivo, sono stati oltre 42 mila i passeggeri in arrivo al Falcone e Borsellino con i voli internazionali (dal 5 febbraio) e da Roma Fiumicino (dal 10 febbraio) sottoposti al controllo contro il coronavirus attraverso la misurazione della temperatura corporea con i termometri a infrarossi dai tecnici del ministero della Salute e dalla Croce Rossa. Dall’esame non sono stati rilevati casi di infezione. Intanto aumenta la fobia e diversi passeggeri rinunciano alle partenze. 78 le persone che non si sono imbarcate ieri su un volo diretto a Torino, mentre altre 65 persone hanno rinunciato a prendere un aeromobile in partenza per Milano Malpensa. Il sindacato Legea Cisal, con una nota ufficiale, ha chiesto alla Gesap, società che gestisce i servizi a terra nell’aerostazione di Punta Raisi, ma anche alle aziende operanti nei servizi di Handling, di attuare con urgenza misure che tutelino i lavoratori a continuo contatto con l’utenza, fornendo loro idonei strumenti di protezione. “Non vogliamo alimentare inutili allarmismi – scrive l’associazione di categoria – ma i lavoratori chiedono di essere rassicurati”. All’aeroporto di Trapani Birgi sono presenti le autorità sanitarie che adottano tutte le misure precauzionali già previste. Il Presidente dell’Airgest Salvatore Ombra però sottolinea che – “la società di gestione non ha competenze dirette e autonome sul controllo delle persone che transitano dallo scalo. Chi ha la responsabilità di farlo – dice – è il ministero della Salute, tramite l’Usmaf che segue le indicazioni di Enac. «Abbiamo sentito il responsabile, direttore dell’unità di sanità marittima, aerea e di frontiera – ha affermato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – il quale ha confermato che al momento le misure precauzionali e preventive sono quelle preesistenti, e cioè di effettuare solo il controllo sul volo proveniente da Roma. Ha aggiunto che, da domani, a seguito del Consiglio dei ministri di ieri sera, dovrebbero arrivare degli aggiornamenti, di cui terremo conto con immediata esecuzione, con la stessa precisione con cui sono state applicate le precedenti, fino ad ora. Alla luce degli ultimi fatti – ha aggiunto Ombra – siamo certi che questi controlli saranno intensificati ma non possiamo procedere di nostra iniziativa perché non abbiamo la competenza per farlo, a maggior ragione trattandosi di dati sensibili, come la salute e la privacy dei passeggeri. Ciò che possiamo fare, è stare all’erta e farci trovare immediatamente operativi appena arriveranno le nuove indicazioni ufficiali e diffonderle adeguatamente. Nell’interesse della salute e del benessere dei nostri passeggeri, dei cittadini e dei siciliani, di fronte a questo virus – conclude – che sta seminando comprensibili timori”.