Cinisi, oggi funerali in piazza per il giovane Paolo La Rosa
Saranno celebrati nella Piazza Vittorio Emanuele Orlando di Cinisi, oggi pomeriggio, alle 15,30, i funerali di Paolo La Rosa, il 21 enne di Cinisi assassinato a Terrasini al culmine di una lite sfociata nel sangue. La decisione di spostare le esequie nel cuore della cittadina, è arrivata questa mattina, per motivi di sicurezza e di ordine pubblico. Troppo piccola la Chiesa di Piano Peri, dove originariamente si sarebbero dovute svolgere le celebrazioni, per contenere l’enorme afflusso di gente che parteciperà alla cerimonia funebre. Il barbaro omicidio di Paolo ha scosso due intere comunità e non è escluso che, per solidarietà, giungano a Cinisi anche persone da altri paesi circostanti. La sua famiglia è conosciutissima nell’intero comprensorio. Da anni gestisce il noto ristorante Grace, dove ieri sera è stata allestita la camera ardente. Ad officiare la celebrazione liturgica sarà l’Arcivescovo di Monreale Mons. Michele Pennisi. Intanto, gli amici di Paolo hanno sottoscritto un documento che anticipa la volontà di volersi costituire parte civile al processo contro chi ha posto fine alla sua giovane vita. “Abbiamo assistito con sgomento al barbaro assassinio del nostro coetaneo ed amico Paolo La Rosa amato e ben voluto da tutti noi – si legge nella missiva già condivisa con la firma da più di 100 ragazzi – La notte del 24 febbraio è stato vigliaccamente accerchiato e aggredito da un gruppo di nostri coetanei che lo ha accoltellato più volte con la chiara e deliberata intenzione di ucciderlo. Alcuni di noi, increduli, come nel peggiore copione di un film lo hanno visto trascinarsi morente e a nulla sono valsi i soccorsi. Tutti coloro che lo hanno visto in quelle condizioni si sono immediatamente resi conto della gravità delle ferite che gli erano state inferte dagli assassini. Usiamo la parola assassini al plurale perché, nonostante soltanto la mano di uno abbia impugnato il coltello, attorno a Paolo c’era un vero e proprio gruppo di persone inferocite, fuori di sé, tutte impegnate a togliergli la vita. Coloro che hanno partecipato a questo assurdo gesto hanno dimostrato di condividere il medesimo disprezzo per la vita umana: non uno ma più fendenti hanno trafitto il corpo del nostro caro amico Paolo; non è possibile credere che chi lo stava colpendo non si stesse rendendo conto delle conseguenze del proprio gesto. Quella doveva essere una serata di spensierato divertimento, una pausa dal lavoro e dalle fatiche settimanali che noi giovani affrontiamo con senso di responsabilità. Ed invece, si è trasformata in un’orrenda tragedia che ci ha tolto la voglia di sorridere. Vogliamo adesso riflettere tutti insieme, ciascuno a proprio modo e secondo le proprie convinzioni laiche o religiose: questo gesto così crudele ed insensato esprime la più assoluta mancanza di considerazione per il valore della vita propria ed altrui.Chi era presente a quell’aggressione ha dimostrato di non avere riflettuto nemmeno per un istante sul fatto che Paolo La Rosa desiderava vivere e, con la giovane età che ci accomuna, costruirsi un futuro. Sarebbe diventato marito e padre? Avrebbe avuto una sua famiglia? Fra qualche anno avrebbe ricordato con noi i momenti spensierati della gioventù? Tutte queste domande non avranno mai una risposta grazie al vile gesto di qualche vigliacco sconsiderato. Quello che è certo è che gli assassini di Paolo La Rosa non hanno accoltellato soltanto lui ma tutti noi, aprendo nelle nostre piccole comunità cittadine una ferita destinata a non rimarginarsi mai. Episodi del genere non meritano molte parole né devono ispirare sentimenti di vendetta: in questo momento così tragico desideriamo tutti esprimere ancora una volta il nostro cordoglio e pensiamo sia giusto fare fronte comune affinché la violenza sia confinata fuori dal perimetro delle nostre comunità”. Il documento è stato consegnato all’avvocato Paolo Grillo, e ai dottori Gaspare Sassano e Marianna Biondo che, presenteranno la richiesta di costituzione di parte civile”.