Balestrate, in manette il presunto boss mafioso Alfonso Scalici: progettava un omicidio (Video)

Per una partita di droga non pagata,  un presunto boss della famiglia mafiosa di Balestrate,  avrebbe pianificato una vendetta con il fuoco. Vittima predestinata, l’acquirente di un chilo di cocaina, debitore di 45 mila euro. Una punizione esemplare quella che voleva mettere in atto il 69enne Alfonso Scalici,  che, intercettato, avrebbe parlato di gambizzazione e addirittura di omicidio. I dettagli emergono da un’inchiesta avviata dalla Procura distrettuale antimafia di Palermo che, stanotte hanno fatto scattare un provvedimento di fermo nei confronti di due persone. I carabinieri del gruppo Monreale hanno messo le manette ai polsi del balestratese Alfonso Scalici e del palermitano 57enne Maurizio Conigliaro. Il primo è accusato di associazione mafiosa, spaccio di droga ed estorsione l’altro, solo per l’acquisto dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente in concorso con il primo. Secondo gli inquirenti, il progetto era già in fase avanzata. Per mettere a segno il piano, il presunto boss di Balestrate, oltre che di Conigliaro,  si sarebbe avvalso anche di un altro complice, reclutandolo  a Palermo,  ed avrebbe pure chiesto l’autorizzazione ad alcuni mafiosi del trapanese, poiché la vittima predestinata risiede a Mazara del Vallo. Dall’inchiesta della Dda di Palermo, condotta dai carabinieri della compagnia di Partinico, emerge che la partita di droga non pagata, era stata piazzata due anni fa. In questo lasso di tempo Alfonso Scalici avrebbe fatto diversi tentativi per recuperare la somma, ma senza sortire gli effetti sperati; da qui la decisione di pianificare l’agguato. Il profilo di Scalici descritto dagli investigatori, svela il suo particolare attivismo in Cosa Nostra. Lo stesso avrebbe gestito, oltre ad affari di droga, anche estorsioni e furti. Il suo nome l’aveva fatto l’ultimo pentito di mafia Filippo Bisconti, ma i carabinieri erano già sulle sue tracce, scoprendo che Alfonso Scalici avrebbe fatto una richiesta estorsiva ad un cittadino balestratese, programmato il furto di un automezzo ai danni di un imprenditore agricolo di Borgetto ed era in procinto di pianificare l’organizzazione della turbata libertà degli incanti nel bando di gara che, il comune di Balestrate, indirà prossimamente per la gestione della locale villa comunale. I dettagli dell’operazione antimafia sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa dal Tenente Colonnello Luigi De Simone, Comandante dei Carabinieri del Gruppo Monreale e dal Capitano Marco Pisano Comandante dei Carabinieri della compagnia di Partinico.

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