Alcamo, il tribunale del lavoro reintegra un dipendente comunale “licenziato”
Il Tribunale di Trapani – sezione Lavoro, nella persona del dott. Mauro Petrusa, con la sentenza n°94/2020 emessa nella giornata di ieri, ha definito il giudizio afferente l’impugnazione del licenziamento irrogato dal Comune di Alcamo nei confronti del Geom. Vittorio Sessa e relativo all’asserita plurima assenza ingiustificata dal lavoro nei giorni precedenti e successivi il 15 agosto 2018.
La sentenza ha dichiarato che il licenziamento è illegittimo, degradando la sanzione disciplinare del lavoratore a tre mesi di sospensione dal servizio e dalla retribuzione ed imponendo, pertanto, al Comune di Alcamo l’immediata reintegrazione di Sessa al proprio posto di lavoro con l’obbligo di corrispondere la retribuzione e la contribuzione, nel frattempo, maturata dal giorno dell’illegittimo licenziamento sino all’effettiva reintegrazione (ed al netto delle tre mensilità di sospensione).
Si chiude, quindi, con la vittoria del lavoratore dinanzi al Tribunale di Trapani la querelle che, all’epoca dei fatti, creò parecchio clamore stante la figura apicale del Geom. Sessa e la gravità della “punizione” inflitta dal Ente comunale. Sessa, infatti, venne sanzionato per non essersi presentato a lavoro nei giorni 13, 14 e 16 agosto 2018 senza presentare, a dire del Comune, idonee giustificazioni.
Il lavoratore, assistito in giudizio dagli avvocati Dario Messina e Fabio Faraci del foro di Trapani, ha sostenuto sin dalla contestazione disciplinare la sua innocenza verso gli addebiti a lui mossi.
Il Tribunale, nella giornata di ieri, ha riconosciuto la fondatezza della difesa del lavoratore, dichiarando giustificata l’assenza dal lavoro nei giorni 13 e 14 e, così, facendo venire meno i presupposti per l’irrogazione della sanzione massima del licenziamento, permanendo solo come ingiustificata l’assenza di giorno 16 agosto.
In merito alla decisione assunta dal Tribunale, così si sono espressi gli avvocati Dario Messina e Fabio Faraci: “…siamo oggettivamente soddisfatti che il Tribunale abbia restituito la dignità ad un onesto e stimato lavoratore del Comune di Alcamo, che da decenni ha sempre profuso con abnegazione le proprie energie al servizio del proprio datore di lavoro, nell’interesse dell’intera cittadinanza alcamese. Oggi, pensiamo di poter dire che è stata ricostruita l’immagine, come uomo e come lavoratore, del geom. Sessa. Ci rammarichiamo della circostanza che il Tribunale non abbia sposato anche la nostra linea difensiva in ordine alla contestazione mossa dal Comune per il giorno 16 agosto e, su questo aspetto, valuteremo l’impugnazione della pronuncia giudiziale. Quel che è certo, però, è che il Geom. Sessa finalmente potrà riprendere a svolgere la propria attività lavorativa dopo oltre un anno caratterizzato dall’infamante accusa di essere stato considerato un lavoratore fannullone…”