San Giuseppe Jato, giro di vite sulla movida locale
Controlli nei locali della movida jatina: il bilancio è di tre tre denunce e tre multe. Ad eseguire il blitz lo scorso fine settimana sono stati i carabinieri della locale stazione, supportati dai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro e dei Nas di Palermo. Al setaccio sono stati passati sei pub che si trovano tra piazza Falcone e Borsellino e via Porta Palermo: la cosiddetta «Villetta», dove da anni si riuniscono i giovani jatini e sancipirellesi.
Gli accertamenti dell’Arma hanno riguardato in particolare il rispetto delle normative in materia di sanità e di lavoro. E dai controlli sono emerse alcune irregolarità che hanno portato alla denuncia di tre proprietari di locali all’autorità giudiziaria. E sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore ai 10 mila euro. In particolare le tre denunce sono scattate perché i titolari dei pub avrebbero installato sul luogo di lavoro telecamere senza la prescritta autorizzazione. Per due di loro sono scattate anche le multe: in un caso per avere installato nel locale una cucina priva delle condizioni previste e senza la prescritta autorizzazione; nell’altro caso per aver assunto un lavoratore in nero e aver utilizzato senza autorizzazione delle casse acustiche verso l’esterno. Violando di fatto un’ordinanza sindacale. Durante il blitz sono stati inoltre sanzionati altri tre titolari di pub: non erano in possesso della documentazione attestante l’inizio dell’attività, per aver tenuto deposito e laboratorio senza le condizioni di idoneità e per la mancata registrazione di un dipendente all’Inps. Le sei attività commerciali passate al setaccio dai carabinieri si trovano nel cuore della movida jatina, da tempo oggetto di attenzione. Da dicembre però, dopo un paio di risse, i controlli sono stati intensificati. In particolare dopo il pestaggio di un trentunenne ad opera di un branco di minorenni. Il Comune ha perfino emesso un’ordinanza sindacale che vieta l’accesso a piazza Giovanni Paolo II: un’area comunale recintata della «Villetta» divenuta teatro di litigi, atti vandalici e altre bravate alcoliche.