Partinico, le prime reazioni sull’accesso ispettivo al Comune (Video)
Arrivano le prime reazioni a Partinico, sull’arrivo al comune della commissione d’indagine nominata dal Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, su richiesta del Ministero dell’Interno. Tre alti ufficiali di polizia, carabinieri e guardia di finanza, e con loro anche una funzionaria della prefettura, nella tarda mattina di ieri si sono presentati al palazzo di città e, interrompendo i lavori di una commissione consiliare in corso, hanno chiesto Commissario Straordinario Rosario Arena e del segretario generale Lucio Guarino, assenti in quel momento, ma arrivati poco dopo. La commissione ha chiesto l’utilizzo di una stanza all’interno del municipio, nella cui porta è stata cambiata la serratura. Le chiavi le posseggono solo gli ispettori che, hanno l’obiettivo di accertare eventuali sospette infiltrazioni mafiose, attraverso la verifica degli atti politico-amministrativi prodotti negli ultimi due anni, quindi relativi al periodo in cui ha amministrato il sindaco dimissionario Maurizio De Luca e, a quello immediatamente successivo, fino ad oggi, dall’insediamento dell’attuale Commissario Straordinario Rosario Arena, nominato dall’Assessorato Regionale agli Enti locali. La commissione avrà tre mesi di tempo rinnovabili una volta per altri tre mesi, per terminare gli accertamenti e comunicare al Prefetto le proprie conclusioni. Entro il termine di 45 giorni dal deposito delle conclusioni della commissione d’indagine, lo stesso vertice di Villa Withaker, sentito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e, il procuratore della Repubblica, trasmetterà al ministro dell’Interno un’apposita relazione sugli elementi raccolti. L’accesso ispettivo al Comune di Partinico, dove da tempo si registra un clima pesante e carico di veleni, è arrivata come una doccia gelata, ma non sembra preoccupare l’ex sindaco Maurizio De Luca, il quale afferma di avere la coscienza a posto e di fidarsi di chi ha disposto la Commissione d’Indagine. Sereno anche il Commissario Rosario Arena il quale ribadisce di avere sempre operato nella massima trasparenza e legalità e di affidare al tempo le attese risposte. Increduli la maggior parte dei Consiglieri Comunali che però non proferiscono parola, ad eccezione di Toti Comito che, da una propria chiave di lettura sui fatti che hanno potuto determinare la decisione del Consiglio dei Ministri.