Alcamo, politica in fermento in città per le amministrative del prossimo anno
Partiti e movimenti ad Alcamo si sono già messi in moto in vista delle elezioni comunali del prossimo anno, dove al momento l’unico candidato a sindaco certo è l’uscente Domenico Surdi del Movimento 5 Stelle che, al suo interno, ha fibrillazioni legate a scelte come la pista ciclabile e, recentemente, ha visto andar via il Consigliere Comunale Annalisa Ferrara per la delusione di non essere stata eletta a presidente di una commissione consiliare. Intanto, hanno imboccato strade politiche diverse, l’ex senatore Nino Papania e l’ex sindaco di Alcamo Giacomo Scala, indiscussi protagonisti della politica locale, amici da oltre un trentennio, che hanno condiviso tante battaglie e facendo diventare il Pd di Alcamo, il primo partito d’Italia in rapporto alle preferenze ottenute nelle varie tornate elettorali: amministrative, regionali e nazionali. Giacomo Scala, scioglierà la riserva di ricoprire la carica di coordinatore provinciale di Italia Viva alla prossima assemblea del movimento di Matteo Renzi, in programma a Firenze i prossimi 1 e 2 febbraio. Scala in provincia di Trapani verrebbe affiancato dalla mazarese Francesca Incandela. Ad Alcamo alle comunali Giacomo Scala e il gruppo dei suoi amici presenterà la lista civica “CentrAli”. In questa nuova esperienza sarà seguito dal consigliere comunale Giacomo Sucameli del Pd, mentre Giovanni Calandrino, eletto con Sicilia Futura, ma oggi indipendente, ha deciso di seguire Nino Papania che, il mese entrante presenterà un nuovo movimento. «Indico la strada ma non la guido», afferma l’ex senatore. Si tratta di un’ area collegata ad aree civiche di centro ed autonomiste in Sicilia. Già in provincia di Trapani hanno aderito diversi sindaci e una quarantina di consiglieri comunali e, ad Alcamo il movimento presenterà per le comunali, una lista civica, che sarà capeggiata da Angelo Rocca. Altre due liste civiche sono in embrione; una ispirata da “Diventerà Bellissima”, il cui esponente Vincenzo Abate, avvocato alcamese ed assessore nel comune di Castellammare del Golfo, fa parte della direzione regionale. Abate ha ottenuto oltre due mila voti alle ultime regionali ed è molto stimato dal governatore Nello Musumeci. L’altra vede al vertice l’ex assessore alcamese Gaspare Noto, che ha ricoperto tantissime cariche in vari enti, che fino a poco tempo faceva parte della squadra di Scala e Papania e che fondò la meteora del movimento dei Coraggiosi. Abate e Noto oggi avrebbero progetti comuni. Con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Udc di Turano, potrebbero formare un fronte unico. Gradita in diversi ambienti una eventuale designazione della candidatura a sindaco dell’avvocato Tiziana Pugliesi che alle ultime politiche si era candidata alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Trapani per il centro destra. Le prossime amministrative saranno il termometro del gradimento del lavoro fino ad oggi svolto dal M5S. Un altro candidato a sindaco dovrebbe uscire dal Forum Civico di recente costituzione. In pole position l’avvocato Leonardo Di Franco. Questi figura nell’appello, sottoscritto da 131 esponenti di varie categorie, tra cui molti del Pd, non solo per denunciare “la grave situazione di degrado urbano ed ambientale, di carenze infrastrutturali, di recessione economica e di povertà di offerta sociale e culturale in cui è caduta Alcamo”, ma anche per far rete e invitare gli alcamesi a partecipare ad un percorso con la propria idea di città, quindi dare un contributo per dare un futuro di Alcamo diverso dal presente, “un accorato appello all’unità delle menti e delle braccia migliori e desiderose di impegnarsi per recuperare lo storico primato che spetta alla città”.
Di Giuseppe Maniscalchi