San Giuseppe Jato, referendum per disegnare i nuovi confini con Monreale
A decidere sul riordino dei confini con Monreale saranno gli elettori residenti nei territori da trasferire. È quanto emerso durante la conferenza dei servizi convocata dall’assessorato regionale alle Autonomie locali. Erano presenti gli amministratori di San Giuseppe Jato e Monreale. «Si è compiuto un ulteriore passo importante in avanti, che ci fa sperare in risultati concreti in tempi ragionevoli», ha commentato il sindaco Rosario Agostaro. Che ha pubblicamente ringraziato il collega di Monreale Alberto Arcidiacono «per aver dimostrato, in controtendenza rispetto al passato, sensibilità verso le difficoltà dei cittadini residenti nelle contrade e per non aver avuto un atteggiamento ostruzionistico». Dopo la pubblicazione del progetto in entrambi i Comuni, i due consigli comunali erano stati chiamati a pronunciarsi. L’assise di San Giuseppe Jato aveva espresso voto favorevole. A votare contro, nell’aprile dello scorso anno, erano stati invece 16 consiglieri della cittadina normanna. La legittimità del progetto è comunque passato al vaglio dell’assessorato regionale alle Autonomie locali, che adesso avvierà l’iter per la consultazione referendaria. Il nuovo consiglio comunale di Monreale avrà comunque tempo entro il 31 gennaio per rivalutare la proposta. Nel frattempo è partito l’iter per la consultazione referendaria, a cui saranno chiamati solo i cittadini residenti nelle zone interessate dal riordino dei confini. Nel caso specifico si tratta di circa 170 residenti nelle contrade Dammusi, Signora, Ginestra e Bommarito. Circa lo 0,48% dell’intera popolazione monrealese. Più consistente è invece in proporzione la fetta di territorio che la cittadina normanna dovrebbe cedere: 2.154,88 ettari, che rappresentano circa 4% dell’intero e vasto territorio monrealese, che è di 52.857 ettari. Ad essere interessati dal riordino dei confini c’è anche un migliaio di proprietari di fondi agricoli che amministrativamente ricadono nell’agro monrealese. Si tratta di territori che Guglielmo II donò nel 1182 al monastero di Santa Maria La Nuova. Le aree interessate dal riordino si trovano però a pochi chilometri dal centro abitato jatino. I residenti pagano le tassa al Comune di Monreale senza usufruire di servizio. E disagi ci sono anche per la scelta del medico curante e delle scuole. In questi giorni, tra l’altro, stanno arrivando le cartelle Imu per gli anni 2014 e 2015. Ad avanzare la proposta di riordino dei confini territoriali è stato 4 anni fa un comitato civico, che nei giorni scorsi ha visto un cambio di presidente: Vincenzo Mandarino ha preso il posto di Salvatore Bonfardeci. Il nuovo eletto è un ex consigliere comunale che, dal 2012 al 2017, ha fatto parte della Commissione confini territoriali.