San Giuseppe Jato, dopo il pestaggio sarà chiusa la villetta comunale
Verrà chiusa al pubblico piazza Giovanni Paolo II, che presto sarà affidata per 10 anni alla gestione dei privati. La villetta che costeggia via Vittorio Emanuele III nelle scorse settimane era stata teatro di un violento pestaggio ad opera di un branco di minorenni. La vittima, un trentunenne del luogo, era finita in ospedale con due costole rotte, un dito fratturato e diversi ematomi su tutto il corpo. Ad annunciare la chiusura e il sindaco Rosario Agostaro, che nei prossimi giorni firmerà un’ordinanza per l’interdizione dell’area che sorge in un declivio a monte del plesso scolastico ≪Mattarella≫. Una zona nascosta divenuta da tempo rifugio per consumatori, anche minorenni, di alcol e droghe. La piazzetta dedicata al papa proclamato santo e da tempo anche teatro di atti vandalici e bravate. Chi ne varcherà l’ingresso dopo l’ordinanza rischia una multa. “Tornerà ad essere fruibile – spiega il primo cittadino –non appena verrà affidata tramite un bandopubblico”. Il progetto era in cantiere già però prima del fatto di cronaca, avvenuto nella notte tra il 14 ed il 15 dicembre scorsi. Un atto di indirizzo votato alcuni giorni prima in giunta dava, infatti, l’ok per l’affidamento della villetta ai privati. Il progetto prevede l’installazione di un chiosco-bar per la vendita di alimenti e bevande. ≪L’idea è far montare nella piazzetta anche dei giochi per bambini – fa sapere Agostaro – per sottrarla al degrado e renderla fruibile alle famiglie≫. Piazza Giovanni Paolo II si trova nell’area della movida jatina: decine tra pub, pizzerie e bar divenute ritrovo abituale per centinaiadi giovani. Una zona che in paese e conosciuta da tutti come ≪la villetta≫. E su cui due settimane fa si sono accesi i riflettori dopo il pestaggio di un trentunenne. Che ha ricevuto la solidarietà del Consiglio comunale cittadino e della senatrice Cinzia Leone. A mandarlo in ospedale è stato un gruppo di ragazzi protagonisti anche di altri litigi. A farne parte sembra ci sia il quindicenne figlio di un boss. Ad indagare sull’episodio sono stati i carabinieri della locale stazione, che avrebbero già individuato i componenti del branco. Nelle prossime settimane per condannare l’episodio di violenza il Consiglio comunale si riunirà in sessione straordinaria