Comuni: accordo con Regione, in arrivo soldi per evitare default (VIDEO)
Tirano un sospiro di sollievo i piccoli Comuni anche dei comprensori a cavallo tra quelli del partinicese, carinese e del Golfo di Castellammare dopo l’accordo trovato al vertice di ieri dell’Anci Sicilia a Palermo con la Regione Siciliana. In arrivo 70 milioni che il governo regionale girerà agli enti locali dopo aver a sua volta raggiunto l’intesa con il governo nazionale, come annunciato dall’assessore regionale alle Autonomie locali Bernardette Grasso. Rassicurazioni da parte del governo regionale sono arrivate anche per la quota dei 23 milioni di euro destinati ai Comuni sopra i 5 mila abitanti. Fondi che di fatto allontanano lo spauracchio del default per molti Comuni. All’Assemblea straordinaria dei sindaci siciliani hanno preso parte le amministrazioni di Balestrate, Montelepre, Terrasini, Isola delle Femmine, Cinisi, Carini e Alcamo, oltre a tanti altri colleghi dell’Isola. Ok ai fondi ma adesso serviranno altri passi in avanti: “Abbiamo raggiunto un’intesa con la Regione per lavorare insieme a un Piano di sviluppo triennale e chiederemo un tavolo permanente Stat- Regione-Enti locali per avviare la programmazione partendo dai territori” ha precisato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “I sindaci – dichiara Vito Rizzo, primo cittadino di Balestrate e componente del Consiglio Regionale Anci – faremo ancora una volta la nostra parte, abbiamo dato massima disponibilità al governo regionale ad individuare un percorso virtuoso, con norme e procedimenti utili per gli enti locali ed in particolar modo una strategia per concludere al meglio la programmazione 2014-2020 e avviare la discussione per la futura programmazione europea, quanto più vicina alle esigenze dei Comuni”. “Ci troviamo davanti una situazione degli Enti locali siciliani anomala rispetto ad ogni altra parte d’Italia, il numero degli enti in dissesto e in pre-dissesto, infatti, è spropositato – ha aggiunto Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Anci Sicilia -. I comuni vanno in crisi per un problema strutturale soprattutto dal punto di vista economico che va avanti da anni e che colpisce soprattutto i piccoli enti che si impoveriscono a causa del deprezzamento degli immobili, che molto spesso, a causa degli ingenti costi delle tasse locali, vengono abbandonati e del continuo spopolamento che rischia di far scomparire, nei prossimi anni, intere comunità”.