Carini, centro Ri.med: i sindacati incontrano il sindaco
Un protocollo d’intesa per dare risposte ai disoccupati dei settori edile e metalmeccanico e per garantire la trasparenza nelle assunzioni, la sicurezza sul lavoro e l’applicazione dei contratti. L’hanno chiesto la Fiom e la Fillea all’amministrazione comunale di Carini in vista dei lavori che partiranno a gennaio per la realizzazione del Centro di biotecnologie e ricerche biomediche della Fondazione Ri.med. L’incontro, sollecitato nei giorni scorsi da Fillea e Fiom, si è svolto stamattina. Erano presenti sia il sindaco di Carini, Giovì Monteleone che l’assessore alle Attività produttive, Alessandro Gambino.
“Abbiamo chiesto al sindaco e all’assessore di definire prima dell’inizio dei lavori un protocollo d’intesa con l’Ati aggiudicataria dei lavori per la costruzione del Centro e per l’installazione degli impianti tecnologici e degli infissi – dichiarano Francesco Foti, segretario Fiom Cgil Palermo e Salvatore Bono, segretario Fillea Cgil Palermo – Nel protocollo chiediamo venga inserita una clausola sulla sicurezza dei lavori e sull’applicazione dei contratti collettivi delle categorie rappresentate da Cgil, Cisl e Uil. Per le assunzioni, i primi a essere presi in considerazione devono essere i lavoratori disoccupati del comprensorio di Carini e dei comuni limitrofi, tra cui i tantissimi espulsi dal mercato del lavoro per le tante chiusure di aziende dell’area industriale”.
I sindacati hanno raccolto la disponibilità dell’amministrazione comunale. Il percorso concordato prevede entro la prima decade di gennaio, al Comune di Carini, un incontro al quale il sindaco convocherà le aziende vincitrici dell’appalto, i sindacati e Confindustria. “L’obiettivo è arrivare al 20 gennaio, quando sarà posta la prima pietra per l’avvio del cantiere, col protocollo siglato – aggiungono Foti e Bono – Il nostro interesse è che i lavori pubblici partano e vadano avanti senza fermarsi, per dare risposte ai lavoratori dei due settori più colpiti dalla crisi, accedendo alle piattaforme, come blen.it, il servizio dell’ente scuola edile, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro di manodopera specializzata. Chiediamo un controllo continuo sull’appalto per evitare ritardi nell’esecuzione dei lavori”.