Partinico, pubblicato il bando per la concessione di 19 beni confiscati
Sono 19 i beni confiscati alle organizzazioni criminali, facenti parte del patrimonio del Comune di Partinico che saranno affidati in concessione gratuita, per finalità sociali, tramite bando pubblico, disposto dal segretario generale dell’ente, Lucio Guarino. Possono avanzare richiesta di concessione comunità anche giovanili, enti ed associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, comunità terapeutiche e centri di ecupero e cura di tossicodipendenti, associazioni di protezione ambientale e operatori dell’agricolt ura sociale riconosciuti dalla legge. «Il bando – dice Guarino – verrà pubblicato per 60 giorni sul sito istituzionale dell’Ente, nonché nella gazzetta ufficiale della Regione. I concessionari saranno selezionati da un’apposita commissione sulla base delle proposte di valorizzazione che avanzeranno al Comune. Il bando è stato redatto alla luce delle ultime previsioni normative introdotte in materia e degli ultimi orientamenti giurisprudenziali. È l’attoconclusivodi unpercorsodiriordino dei beni confiscati assegnati al Comune che ho intrapreso sin dal mio insediamento che segue una preventiva attività di monitoraggio finalizzata alla verifica dell’effettivo utilizzo dei beni e che ha condotto anche alla revoca di alcune concessioni». « La città di Partinico –afferma il commissario straordinario del Comune Rosario Arena –si può avvalere a pieno titolo di beni confiscati alla mafia che vengono messi a disposizione di quanti vogliono perseguire fini sociali. L’amministrazione comunale opererà costanti e severi controlli nei confronti degli aggiudicatari affinchè gli stessi beni siano destinati agli usi consentiti dalla legge». Ecco l’elenco dei 19 beni confiscati alla mafia che saranno affidati in concessione per finalità sociali: due terreni, uno in contrada Monacelli e l’altro in contrada Piano del Re, appartenuti a Giovanni Bonomo; un terreno in contrada Margi Soprano, confiscato alla famiglia Vitale-Fardazza; un terreno in contrada Azzalora appartenuto a Salvatore Toia; un terreno in contrada Bisaccia che fu di proprietà di Giuseppe Amato; un terreno più fabbricato in contrada Campo, appartenuto a Francesco Paolo Di Giuseppe. E ancora: un terreno in contrada Valguarnera tolto alla famiglia Vitale; un terreno più due fabbricati in contrada Corso e un altro in contrada Valguarnera, tolti anch’essi alla famiglia Vitale; un terreno con edificio in contrada Albachiara, un altro edificio in via Potenza e un terreno agricolo in contrada Spatafora, appartenuti tutti e tre a Francesco Lo Iacono; un terreno con due edifici in contrada Pantalina che furono di proprietà di Matteo Giovanni Bologna; un terreno agricolo in contrada Pianodel Re, appartenuto a Angelo Cangemi; un terreno con tre fabbricati in contrada Pantalina, confiscati a Matteo Giovanni Bologna; un terreno più fabbricato in contrada Margi, appartenuto alla famiglia Vitale,un terreno in contrada Milioto tolto ad Antonino Geraci,un terrenoin contrada Galeazzo appartenutoalla famigliaVitale e infine un terreno con fabbricato in contrada Bosco Falconeria che fu di Antonino Geraci.