Giardinello, l’ultimo saluto ad Ana Maria Lacramioara Di Piazza (Video)
Tutta la comunità di Giardinello si è stretta, ieri pomeriggio attorno ai familiari e agli amici di Ana Maria Lacramioara Di Piazza, la giovane trentenne uccisa dal suo amante venerdì scorso e gettata in un terreno. Per il suo omicidio è in carcere il reo confesso Antonino Borgia, imprenditore 51enne di Partinico. Il feretro è arrivato in paese alle 14,30 nella piazza del paese gremita di gente. Un lungo e silenzioso corteo ha poi accompagnato Ana nel suo ultimo viaggio verso la Chiesa madre dove il vicario generale dell’arcidiocesi di Monreale, monsignor Antonino Dolce, ha celebrato i funerali insieme all’arciprete del paese, padre Claudio Gulino e a don Vito Bongiorno che è stato parroco fino a pochi anni fa nella stessa Chiesa dedicata a Gesù, Maria e Giuseppe. “Dinanzi a certi eventi il silenzio potrebbe essere più eloquente di qualunque altra parola – ha detto nell’omelia monsignor Dolce – ma un pastore non può sottrarsi al dovere di riscaldare, alla luce della parola di Dio, i cuori di una comunità che oggi piange una sua figlia, vittima assieme al bambino che portava in grembo di un crudele assassino. Ana era una giovane donna dal passato travagliato, bisognosa d’affetto, ma nello stesso tempo capace di donare amore alla creaturina ancora in grembo”. L’Arciprete Don Claudio Gulino ha parlato di quanto turbata sia la comunità per ciò che è accaduto ed ha esortato tutti a stare vicini alla madre di Ana e soprattutto al figlio undicenne, amorevolmente guidato dalla nonna. Presenti ai funerali il Consiglio Comunale l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio De Luca. Accanto a lui anche i primi cittadini di Trappeto e Balestrate, Santo Cosentino e Vito Rizzo e, il vicesindaco di Montelepre Totò Cristiano. «Ci stringiamo tutti attorno alla madre di Ana – ha detto De Luca – che ricorderemo come una ragazza semplice che rimarrà sempre nei nostri cuori.” Un destino crudele quello di Ana Maria Lacramioara Di Piazza, assassinata dall’uomo di cui si era innamorata, mentre era al terzo mese di gravidanza. Secondo quanto emerso dall’autopsia a cui è stato sottoposto il suo corpo ritrovato senza vita, Ana aspettava un maschietto. Un’altra vita spezzata ancora prima di venire al mondo da chi l’ha generata. Il loro assassino ha inferto ad Ana 10 coltellate, di cui una fatale alla gola. Un lungo applauso, all’uscita della Chiesa Madre, ha salutato il feretro che è stato accompagnato nella cappella della congregazione del Santissimo Crocifisso del vecchio cimitero, dove è stato seppellito. Le spese del funerale sono state donate dalla comunità parrocchiale anche in segno di rispetto nei confronti della madre di Ana, distrutta dal dolore per la perdita dell’unica figlia che ha tanto desiderato ed amato dopo averla adottata. Accanto alla donna, i familiari e gli amici più cari, ma anche tanti giovani che conoscevano la vittima di femminicidio e gli insegnanti che hanno avuto Ana come alunna. Una giovane vita, spazzata via dalla crudeltà di un omicida.