Borgetto, botte e abusi in famiglia, allontanato il figlio
Ormai era diventato un incubo quel figlio violento. I genitori erano costretti a subire maltrattamenti, aggressioni verbali e fisiche, minacce gravi, anche di morte e persino una tentata estorsione. Ma ora tutto è finito. Per il figlio è stato disposto il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dai genitori. Il provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Palermo, Marco Gaeta, è stato notificato dai carabinieri a M. P. (le sue iniziali), 31 anni, disoccupato, con precedenti di polizia. Secondo quanto è stato ricostruito, l’uomo negli ultimi tre mesi si era reso responsabile di reiterati atti di maltrattamenti in danno del padre di 68 anni e della madre di 62. Le complesse e delicate indagini svolte dai carabinieri della compagnia partinicese hanno preso il via dalla denuncia-querela presentata ai militari dal padre del trentunenne lo scorso mese di ottobre, nel corso della quale l’uomo ha raccontato l’inferno che stava vivendo. Il figlio lo avrebbe minacciato anche al fine di indurlo a vendere la casa di proprietà. Il genitore ha riferito inoltre che lo scorso 17 settembre brandendo una catena di ferro gli ha usato violenza, afferrandolo per la gola e scaraventandolo a terra al fine di ottenere i documenti necessari all’intestazione della polizza assicurativa del motorino di proprietà del genitore. Anche la madre in un’occasione (lo scorso 1 ottobre) è stata tirata per i capelli e gettata a terra. La donna è stata poi colpita violentemente con un calcio alla gamba che le ha causato un trauma contusivo al femore sinistro, giudicato guaribile in sette giorni, come da certificato medico agli atti. L’anziano genitore ormai terrorizzato si è così deciso a sporgere querela. Nella denuncia l’uomo ha dichiarato di aver subito minacce e intimidazioni quotidiane per il motorino e per la casa.