Firme false del M5S, chieste le condanne
Il pubblico ministero Claudia Ferrari ha chiesto la condanna per tutti i grillini coinvolti nel processo sulle “firme false” in occasione delle elezioni comunali di Palermo del 2012. Due anni ciascuno di carcere sono stati chiesti per gli ex deputati nazionali Riccardo Nuti, la carinese Claudia Mannino e Giulia Di Vita, costretti, dopo la sospensione dei probiviri, a passare dal M5S al Gruppo Misto alla Camera.
Un anno e se mesi è la richiesta per l’ex parlamentare regionale Claudia La Rocca e due anni per Giorgio Ciaccio, pure lui ex deputato all’Ars, autosospesi dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia dalla Procura. Due anni è la richiesta di condanna anche per Samanta Busalacchi, il capacense Pietro Salvino, Riccardo Ricciardi, Giuseppe Ippolito, Stefano Paradiso, Toni Ferrara e Alice Pantaleone. Due anni e tre mesi per l’ex esponente del movimento, l’avvocato Francesco Menallo, e per il cancelliere del tribunale di Palermo Giovanni Scarpello che autenticò le firme. Le accuse sono falso e violazione della legge regionale che ha recepito il Testo Unico in materia di elezioni negli enti locali. Reati che si prescriveranno il prossimo febbraio.