Castellammare del Golfo, padre Crociata ha dotato al comune preziosi monili sacri
Opere d’arte di grande valore artistico e culturale, sono
state donate dal sacerdote Michele Antonino Crociata, nel giorno del suo 75° compleanno,
al Comune di Castellammare del Golfo. Il
pregiato patrimonio liturgico, in oro e argento, consistente in calici d’oro e
piattelli, candelabri, pisside, ampolline e una croce d’ingresso con crocifisso d’oro del XVIII secolo, alta oltre
2 metri, sarà, permanentemente,
visitabile nella sala del Cinquecentenario, allestita al piano terra del
Palazzo dei Crociferi, in corso Bernardo Mattarella, nella città nativa dell’attuale
presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il sindaco di
Castellammare del Golfo, Nicola Rizzo, nel porgere il saluto alla cittadinanza
presente, ha voluto sottolineare come «non sia cosa di tutti i giorni che un
cittadino castellammarese, titolare di un patrimonio così importante, decida di
fare una donazione che a prescindere dall’alto valore culturale, raccoglie il
grande amore nei confronti della nostra città. Anche perché – continua il sindaco
Rizzo visibilmente commosso – lasciare al Comune questo patrimonio, significa
mettere tutti noi di poterne godere a futura memoria. Ringrazio Padre Crociata per tutto quello che sta facendo in questo
momento, ma lo ringrazio, anche – conclude il primo cittadino – per tutto quello che ha fatto e sono con
convinto che continuerà a fare per questa nostra splendida terra». Lo stesso Michele Antonino Crociata, a
chiusura della serata celebrativa, ha voluto salutare i tanti, donne e uomini,
che lo apprezzano, esternando loro la forte emozione che ha sentito durante la
firma della cessione dei beni e l’inaugurazione della teca. «Sono emozionato e
commosso» ha ribadito Padre Crociata. Sono molto contento. Si tratta di un dono
che ho deciso di fare con tutto l’amore
del mio cuore, per Castellammare e per i castellammaresi. Nel 2016 quando donai
la storia di Castellammare, in tre volumi, il sindaco di allora Nicolò Coppola,
presente in prima fila, disse “nel Cinquecentesimo compleanno di Castellammare
la nostra città non poteva ricevere un dono regalo più grande”. Quello fu, in
effetti, un regalo di compleanno a Castellammare. Anche questo è, ripeto, un
regalo di compleanno. Ma del mio compleanno, stavolta». Ai presenti, al
termine della manifestazione inaugurale, è stata donata una copia del suo testo
“Storia di Castellammare”.