Trappeto, scarichi illeciti: i vigili urbani sanzionano l’Amap
Le acque scaricate dal depuratore di Trappeto nel mese di luglio non erano conformi ai limiti fissati dalla legge. Ad accertarlo l’Arpa che, secondo i riscontri fatti da polizia municipale e capitaneria di porto, ha rilevato anche l’assenza dei formulari obbligatori sui rifiuti nel registro di carico e scarico dell’impianto. I caschi bianchi hanno inviato una comunicazione alla Città Metropolitana di Palermo per elevare sanzioni amministrative a carico di Amap, la società che gestisce il depuratore e il servizio idrico in paese. Entrando nei dettagli, lo scorso mese di luglio, l’Agenzia regionale protezione ambiente aveva prelevato tre campioni di acque presso lo scarico del depuratore prima del recapito finale, nei punti di scarico del recapito finale e nel punto di scarico delle acque provenienti dal centro abitato di Trappeto non collegate al depuratore. Questi prelievi, che sono stati effettuati su richiesta del comando di polizia municipale di Trappeto e dal Circomare di Terrasini della Capitaneria di porto, sono risultati «costituiti da acque reflue urbane in parte trattate ma non rispondenti ai limiti fissati per gli scarichi in acque superficiali marine». Sulla vicenda aveva chiesto chiarezza il deputato alla Camera Antonio Lombardo. Negli ultimi mesi sono stati almeno tre i casi sospetti di scarichi irregolari nel mare trappetese: prima di luglio era già capitato nei mesi di marzo e maggio, quando sono stati rilevati scarichi al porto ma nei limiti di legge. Nel frattempo l’Amap, nel corso di queste varie segnalazioni, aveva rilevato a giugno il guasto alle pompe di sollevamento del sistema fognario di piazza Trapani che venne riparato in giornata. “Purtroppo nel periodo estivo il depuratore comunale va in sofferenza – dice il sindaco Santo Cosentino – per il forte incremento delle presenze che passano dai 3 mila dei mesi invernali ai circa 12 mila durante la bella stagione». In atto vi è l’iter di avvio dei lavori al depuratore per il suo potenziamento, con fondi stanziati dal Cipe ed appalto già affidato. Ci sono però intoppi di natura burocratica dovuti ad alcune integrazioni necessarie da fare rispetto agli interventi programmati che dovrebbero essere superati a breve.