Terrasini, l’ultimo saluto all’Arcivescovo antimafia Mons. Luigi Bommarito (Video)

Autorità civili, militari e religiose, e tantissimi fedeli, hanno dato l’ultimo saluto, stamane a Monsignor Luigi Bommarito, ex arcivescovo di Agrigento e poi di Catania, fino al 2002, anno in cui andò  in pensione e fece ritorno nel paese natìo, Terrasini, dove questa mattina, sono stati celebrati i suoi funerali. In una gremita Chiesa Madre, in tanti sono accorsi a ringraziare il Signore per il dono che l’alto prelato ha fatto alla Chiesa, attraverso il suo ministero presbiterale ed episcopale. Monsignor Bommarito, negli ultimi anni, è stato  assistito amorevolmente dai suoi familiari e dai presbiteri di Terrasini – ha detto l’Arcivescovo di Monreale Mons. Michele Pennisi che ha concelebrato le funzioni insieme all’Arcivescovo di Catania e Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana  Mons. Salvatore Gristina e all’arcivescovo di Agrigento il card. Franco Montenegro –  ha  accolto la sofferenza con il sorriso sul volto, espressione concreta della gioia del suo cuore per l’incontro con Dio”. Nato a Terrasini 93 anni fa, in Chiesa Madre ha ricevuto il battesimo e gli altri sacramenti dell’iniziazione cristiana e nella stessa parrocchia è stato delegato aspirante e responsabile  dei Giovani di Azione Cattolica.          Fu Ordinato sacerdote il 2 aprile 1949 nella cattedrale di Monreale da  Mons. Ernesto Eugenio Filippi e  Consacrato Vescovo nella stessa cattedrale  il 1 giugno 1976, dal  Card. Sebastiano Baggio e con i Vescovi conconsacranti,  Mons. Corrado Mingo, Arcivescovo di Monreale e  Mons. Giuseppe Petralia, Vescovo di Agrigento. Si è laureato in Filosofia ed in Utroque Iure presso la Pontificia Università Lateranense . Nella arcidiocesi di Monreale ha svolto  diversi ministeri. E’ stato vicerettore, padre spirituale, docente  nel nostro Seminario diocesano e Preside del Ginnasio-Liceo parificato, Canonico del Capitolo della Cattedrale, Direttore diocesano delle Opere Missionarie e  Delegato diocesano per l’Ecumenismo  e Giudice del Tribunale Ecclesiastico Regionale.  Don Gino, come veniva chiamato familiarmente , è  ricordato ancora oggi con gratitudine da molti  per la formazione di intere generazioni  come responsabile del Centro Studentesco e assistente spirituale della FUCI.          Il 18 marzo 1976 nominato da Papa Paolo VI Vescovo titolare di Vannida e ausiliare di Agrigento diocesi di cui divenne arcivescovo il 1 maggio 1980 . Il 1 giugno 1988 fu trasferito  da Papa Giovanni Paolo II alla sede Arcivescovile di Catania, e dal 2000,  quando Catania fu elevata a sede Metropolitana,  divenne Metropolita sino al 7 giugno 2002, quando  per raggiunti limiti di età, lasciò Catania e si trasferi  a Terrasini, sua città natale dove, dopo lunga infermità, è  stato chiamato a celebrare la liturgia celeste il 19 settembre. Tutti lo ricordano come figura carismatica caratterizzata da doti umane e virtù sacerdotali  per la sua giovialità, il suo entusiasmo,la sua gioia contagiosa, il suo servizio appassionato e la sua filiale devozione alla Madonna delle Grazie. Ma anche per aver concelebrato, nel 1993, la messa nella Valle dei templi, passata alla storia, per il celebre anatema lanciato dal papa Wojtyla contro i mafiosi.

 

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