San Cipirello, morte Nunzio Agnello: c’è un indagato per occultamento di cadavere
Arrivano ad una svolta le indagini sulla morte di Nunzio Agnello, il 41enne di San Cipirello trovato senza vita, lo scorso 15 giugno. La Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati un uomo di circa 50 anni con l’ipotesi di reato di occultamento di cadavere. Secondo il sostituto procuratore Giulia Amodeo, come scrive oggi il quotidiano Repubblica, l’indagato avrebbe spostato il corpo di Agnello dalla propria abitazione, dove presumibilmente sarebbe morto la notte tra il 13 e il 14 giugno scorso, in una delle case di proprietà della vittima, dove, 36 ore dopo il decesso venne ritrovato il cadavere del 41enne, ossia davanti la porta di ingresso dell’edificio di via IV novembre. Secondo gli inquirenti, lo spostamento del corpo della vittima potrebbe essere un indizio che avvalora l’ipotesi dell’omicidio. Due i fascicoli attualmente aperti in Procura su questo giallo misterioso; quello per omicidio ancora contro ignoti e quello per l’occultamente di cadavere che, adesso, ha un indagato, ovvero il proprietario dell’abitazione in cui Nunzio Agnello avrebbe trascorso le ultime ore della sua esistenza. I carabinieri della locale stazione, nel corso della perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto oggetti utilizzati per giochi sessuali ed elementi che coinvolgerebbero l’indagato, il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. Saranno i risultati degli esami tossicologici ed istologici a chiarire se Agnello possa essere morto per un gioco erotico finito male o un malore. Analisi eseguite durante l’autopsia. Inoltre, si attendono pure i risultati degli esami su eventuali tracce di dna dell’indagato sul corpo della vittima. Tutti elementi utili a chiarire l’episodio tinto di giallo.