Partinico, giovane condannato a 2 anni, pena sospesa, per omicidio stradale

Con l’accusa di omicidio stradale e lesioni gravi, il gup Walter Turturici ha condannato a due anni, pena sospesa, il partinicese Umberto Dainotto che, è stato processato con il rito abbreviato. Come riporta oggi il Giornale di Sicilia, il giovane, il 15 settembre del 2017     perse il controllo della sua macchina e andò a finire esattamente nel punto in cui, su un marciapiede di Partinico, si trovavano alcuni suoi amici, Nicola Sciacchitano, 25 anni, e la fidanzata, Maria Antonella Leggio, di 27, uccidendo il primo e ferendo gravemente la seconda.  Il giudice ha anche disposto delle provvisionali, a titolo di risarcimento dei danni patiti, per le parti civili (la famiglia di Sciacchitano e la sua ragazza), che ammontano complessivamente a circa cinquantamila euro. Dainotto, durante il processo, ha raccontato in lacrime l’accaduto, sostenendo che non aveva nessuna intenzione di uccidere i suoi amici e che la tragedia è avvenuta per pura fatalità. Nicola Schiacchitano e Maria Antonella Leggio erano fermi sul marciapiede di corso dei Mille, quando all’improvviso spuntò la fiat panda guidata da Dainotto che, uscito fuori strada,  dopo aver evitato un palo, un albero e una fontana, li ha irrimediabilmente travolti. Dainotto chiamò subito i soccorsi e i carabinieri che hanno condotto le indagini. Sull’asfalto non venne rilevato alcun segno di frenata e le perizie fatte non hanno sancito guasti specifici dell’autovettura; negativi, inoltre, i risultati dei test a cui Dainotto venne sottoposto la sera dell’incidente  per verificare se avesse assunto alcol o droga.

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