Isola delle Femmine, gli esami tossicologici potrebbero chiarire le cause della morte dei due sub
I risultati degli esami tossicologici ed istologici potrebbero chiarire le cause della morte di Antonio Aloisio e Giuseppe Migliore, i due sub che hanno perso la vita mercoledì scorso, durante un’immersione nelle acque di Isola delle Femmine. La tragedia, infatti, sarebbe avvenuta per la grave imprudenza di immergersi oltre i 40 metri solo con bombole caricate ad aria. I due sub avrebbero raggiunto una profondità di oltre 80 metri e l’esito degli accertamenti tossicologici potrebbe rivelare se, sono stati narcotizzati dagli effetti tossici che l’ossigeno produce all’aumentare della pressione. I due corpi senza vita sono già stati sottoposti all’esame autoptico al Policlinico di Palermo. I medici legali confidano che gli esiti possano confermare quanto già ipotizzato dagli inquirenti dopo avere analizzato il gas contenuto nelle bombole di Migliore, recuperate con il corpo dell’imprenditore, a circa 15 metri a nord dal relitto oggetto di esplorazione dei due sub. Nelle due bombole da 10 litri e nella terza più piccola di riserva, c’era soltanto aria e non la miscela di Trimix o di altri composti gassosi, indispensabili per raggiungere quelle profondità. La bombola da 18 litri indossata da Aloisio invece non è stata trovata dopo che l’amico Giovanni Cangelosi mercoledì l’ha abbandonata in mare nel tentativo di riportare sul gommone il corpo del funzionario di banca riemerso privo di conoscenza e spirato poco dopo sulla banchina del porticciolo di Isola delle Femmine.