Partinico, chieste le dimissioni della Presidente del Cons. Com. Silvana Italiano
Chieste le dimissioni della Presidente del Consiglio Comunale di Partinico Silvana Italiano, da diversi esponenti d’aula, al culmine di una incandescente seduta dell’assise civica convocata in sessione straordinaria per dibattere sui contenuti della lettera firmata da un dirigente dell’ente locale che, il Commissario Rosario Arena ha inviato in Procura. Si tratta della lettera sottoscritta dal funzionario Nunzio Lo Grande in cui si parlava di dipendenti di alcuni uffici da lui diretti, “raccomandati anche da politici”, che rendevano impossibile lo svolgimento corretto di alcuni servizi anche alla Casa di Riposo Canonico Cataldo di Partinico. Nunzio Lo Grande non era presente in aula e il dibattito si è spostato sul ruolo ricoperto dalla vertice dell’assemblea civica, accusata di non svolgerlo in maniera neutrale. Il consigliere Pietro Rao sostiene che «la presidente avrebbe prima dovuto informare l’organo consultivo della lettera, visto che la missiva era indirizzata a lei. Invece ci ha scavalcati inviando tutto al commissario straordinario del Comune, Rosario Arena. Farebbe bene a dimettersi – conclude – anziché farsi sfiduciare”. Anche il consigliere Simona Ganguzza dice che “il Presidente del Consiglio Comunale Silvana Italiano si considera legittimato a fare ciò che vuole solo perché investito dalla grazia di essere stato votato a ricoprire la seconda carica istituzionale più importante dell’Ente da una maggioranza che non esiste più». Il Consigliere Renzo Di Trapani sostiene che nella seduta d’aula sia stato “toccaco il punto più basso di questa consiliatura”. Pronta la replica di Italiano : «Si dimettano prima i consiglieri comunali – dice – e solo dopo eventualmente penserò alla mia posizione. Non capisco questo astio e rancore, frutto forse solo di invidia o non so. Io sono la garante di tutti, la mia collaborazione con il commissario straordinario è un atto dovuto anche sul piano istituzionale». La seduta consiliare, che ha avuto luogo in seconda convocazione, è stata adesso rinviata al prossimo 5 agosto. Il massimo consesso civico pretende in aula la presenza del dirigente Nunzio Lo Grande, affinchè riferisca verbalmente sulle le gravi accuse lanciate nella sua missiva finita in Procura.