Partinico, approvato il piano di valorizzazione dei beni confiscati alla mafia
Buone notizie per i beni confiscati alla mafia e acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune di Partinico. Con delibera del commissario straordinario del Comune Rosario Arena è stato approvato il piano di valorizzazione dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata per destinali a finalità sociali. Il piano redatto dal segretario dell’Ente Lucio Guarino, comprende ben 18 beni confiscati alla mafia, non ancora assegnati, tra terreni e fabbricati, da concedere per finalità sociali, a titolo gratuito ad associazioni o enti senza scopo di lucro , attraverso procedure di evidenza pubblica e selezionati sulla base di progetti di sviluppo presentati dagli stessi interessati. «Il piano – dice il segretario generale – adesso dovrà andare in consiglio comunale per la definitiva approvazione, dopodiché si farà un maxi bando aperto a tutto il territorio per consentire alle associazioni o agli enti interessati a presentare le proposte di valorizzazione che saranno valutate da un’apposit a commissione comunale, che sarà presieduta dallo stesso segretario». «Questa delibera da poco formalizzata – afferma il commissario straordinario del Comune Rosario Arena – offrirà la possibilità di coinvolgere la cittadinanza per valutare eventuale manifestazione d’interes – se indirizzata al mondo del lavoro in forma individuale e collettiva. La definizione di questi beni costituisce ulteriore prova di cambiamento di questa amministrazione, che finalmente mette a disposizione i beni confiscati alla mafia che non avevano trovato la giusta collocazione da moltissimi anni». Il valore dei 18 beni confiscati ammonta ad alcune centinaia di migliaia di euro. Tra i beni nell’elenco : due terreni di cui uno in contrada Monacelli e l’altro in contrada Piano del Re , appartenuti a Giovanni Bonomo; un terreno in contrada Margi Soprana, confiscato alla famiglia Vitale-Fardazza; un terreno in contrada Azzalora appartenuto a Salvatore Toia; un terreno in contrada Bisaccia che fu di proprietà di Giuseppe Amato; un terreno più fabbricato in contrada Campo, appartenuto a Francesco Paolo Di Giuseppe. E ancora: diversi terreni in contrada Valguarnera tolti alla famiglia Vitale; due fabbricati in contrada Corso , un terreno in contrada Valguarnera e un altro in contrada Podere Reale tolti anch’essi alla famiglia Vitale; un terreno con edificio in contrada Albachiara , un altro edificio in via Potenza ( contrada Podere Reale) e un terreno agricolo in contrada Spatafora, appartenuti tutti a Francesco Lo Iacono; un terreno più due edifici in contrada Pantalina che furono di proprietà di Matteo Giovanni Bologna.