Partinico, il Comune è in dissesto finanziario ma: “È possibile una soluzione”.
Due le principali direttive su cui si impernia la proposta di bilancio riequilibrato, da parte del commissario straordinario del Comune di Partinico, Rosario Arena: oltre un milione di euro di tributi in più da incassare dal 2019 e sino al 2021 e il taglio alle spese correnti di almeno il 20%. Arena dunque, prova a rimettere i conti in ordine di un Comune in dissesto e che addirittura non vara una manovra finanziaria dal 2016. “Ci ho lavorato tre giorni e tre notti, ho voluto verificarlo personalmente- assicura Rosario Arena che, è arrivato con la fama di uno che i conti li sa fare”. Ex colonnello della guardia di finanza in pensione, durante la sua carriera militare si è contraddistinto in servizio per avere acquisito specifiche professionalità in materia tributaria e finanziaria in generale. Risalta all’occhio come nel 2019 addirittura le entrate sono balzate, ovviamente al momento solo sulla carta, a ben 76 milioni di euro contro i 63 milioni del 2017. Arena non ha mai negato infatti la situazione disastrosa del Comune sul piano proprio delle entrate e lui ha promesso di invertire la tendenza. I primi effetti in questi giorni: “Alla polizia municipale ho dato specifiche indicazioni di multare chi non rispetta le regole del codice della strada e del vivere civile- ha precisato il commissario”. Da qualche giorno i caschi bianchi sono stati sguinzagliati con presenze sicuramente più massicce rispetto al passato per il controllo della viabilità e le multe sono fioccate specie in centro storico tra posteggi selvaggi e mancata esibizione del ticket per il parcheggio nelle strisce blu. Si è lavorato molto anche per frenare la spesa ed effettivamente sulla carta ci sono delle evidenti riduzioni. Si passa dai 78 milioni di uscite previste per il 2019 ai 71 del 2020 e ai 69 del 2021. Un taglio netto lo si nota sulle spese correnti, che rappresentano i costi di gestione del Comune: quindi spesa del personale, pagamenti bollette e altri beni necessari per mantenere in vita gli uffici. “Sono stati adottati specifici atti di indirizzo – scrive nella delibera di approvazione del bilancio il commissario – a carico dei responsabili di Settore, con l’obiettivo di ridurre almeno del 20% i costi dei servizi non indispensabili e, ove necessario, determinando anche modalità di erogazione dei servizi efficienti ed efficaci”. Nell’ipotesi di bilancio le spese correnti dai 34 milioni del 2019 caleranno di ben 4 milioni già dal prossimo anno con un’ulteriore sforbiciata di altri 2 milioni nel 2021. Confermato che l’unico servizio a domanda individuale è quello della casa di riposo: non saranno ripristinati gli asili nido e la refezione scolastica.