E’ di Capaci uno dei tre ragazzi indagati per “violenza di gruppo”
C’è anche un ragazzo di Capaci nel gruppo dei tre diciottenni accusati di avere stuprato a turno una quindicenne di Palermo. Ieri, interrogati davanti al gip Cristina Lo Bue, nessuno di loro avrebbe proferito parola, avvalendosi della facoltà di non rispondere. I tre giovani – come scriveva ieri il Giornale di Sicilia – sono attualmente agli arresti domiciliari. La ragazzina, secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dei sostituti Giorgia Righi e Sergio Mistritta che coordinano l’inchiesta, sarebbe stata ricattata con una foto osè che lei stessa avrebbe inviato ad uno dei tre indagati, col quale avrebbe avuto una storia in precedenza. Il ragazzo, quando lei avrebbe deciso di chiudere la loro relazione, le avrebbe inviato una serie di messaggi inquietanti, caratterizzati da insulti e minacce e con cui avrebbe preteso che la giovane facesse sesso con lui se, non voleva vedere sui social network la foto compromettente. I dettagli emersi dal racconto dell’adolescente che, sebbene spaventata non avrebbe mai ceduto alle richieste dell’ex, sono agghiaccianti. Quel 29 novembre sarebbe salita nella sua macchina nel tentativo di chiudere la questione e liberarsi di lui. Ma l’epilogo fu ben diverso. Il ragazzo, in quell’area appartata di via Enrico La Loggia, l’avrebbe violentata in pieno giorno, per poi farsi raggiungere da altri due amici che, a loro volta, abusarono a turno di lei. Quando finalmente sarebbe riuscita a scappare, la ragazzina, ancora sotto shock, raccontò ad alcune compagne di scuola cosa gli fosse appena successo e, le sue amiche decisero di riferire tutto al dirigente scolastico che allertò la famiglia. Giorni dopo venne formalizzata la denuncia alle forze dell’ordine. Dopo mesi di indagini, durante i quali i presunti autori dello stupro si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere, si è comunque arrivati al loro arresto.