Carini, confiscati beni al presunto “narcotrafficante” Alessandro Bono

Confiscati beni dal valore complessivo di 600 mila euro, riconducibili al carinese Alessandro Bono, condannato nel 2011 per droga e finito in manette due anni per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Bono, attualmente è sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. In particolare,  l’attività investigativa ha permesso di individuare un cospicuo patrimonio di origine illecita, costituito da due attività commerciali, operanti una nel settore delle onoranze funebri e l’altra nel commercio al dettaglio di fiori e piante, una villa nel territorio di Carini, un appezzamento di terreno con un fabbricato in costruzione, rapporti finanziari ed un’autovettura”. Si tratta di beni mobili e immobili che gli erano già stati sequestrati e che ora gli vengono sottratti definitivamente. Alessandro Bono, a seguito di un’attività di indagine condotta dalla squadra mobile di Palermo e dal Gico della Guardia di Finanza, finì in manette per l’importazione di grosse quantità di cocaina proveniente dal Sud America, dove avrebbe potuto contare su dei complici per usufruire di servizi offerti da inconsapevoli società  nel campo delle spedizioni internazionali. Nel corso dell’inchiesta, emersero i rapporti stabiliti con narcotrafficanti colombiani ed elementi di spicco della criminalità organizzata calabrese. Bono sarebbe stato a capo dell’organizzazione si sarebbe personalmente occupato di far arrivare la droga che, viaggiava per via aerea, per terra e per mare, in Sicilia.

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