Terrasini, furto armi alla polizia municipale: sospensione di tre mesi per il comandante
Arriva il provvedimento disciplinare del comune di Terrasini nei confronti del comandante della polizia municipale Matteo Maniac, in seguito al furto delle armi e delle munizioni che si è verificato nel dicembre scorso al comando. E’ stato sospeso per tre mesi così come concordato tra l’ente locale e lo stesso capo dei caschi bianchi. Per i primi 10 giorni gli verrà decurtato del tutto lo stipendio, per il restante periodo il pagamento sarà al 50 per cento. Tagli che influiranno anche sull’anzianità di servizio ai fini pensionistici e sulla tredicesima mensilità. L’atto di sanzione concordata, sottoscritto tra Maniaci, il suo legale Stefania Calandra e il segretario generale del Comune Cristofaro Ricupati, è stato trasmesso al sindaco Giosuè Maniaci, all’ispettorato della Funzione pubblica, ai carabinieri che hanno indagato sul caso del furto, alla Procura e alla prefettura di Palermo. Al comandante, 61 anni di Cinisi, viene contestato di aver «abbandonato la sua arma con il relativo munizionamento» e la «violazione di doveri di vigilanza» per tutte le altre armi trafugate. L’ufficio procedimenti disciplinari avrebbe constatato il totale disinteresse e la mancanza di misure di cautela, nonché il danno patrimoniale e all’immagine del comune di Terrasini. Sono state 5 le pistole scomparse, di cui 2 trovate incustodite all’interno di cassetti della scrivania: una di proprietà del vicecomandante, l’ispettore capo Salvatore Cucchiara, e l’altra proprio del comandante. Inoltre, accanto alla pistola d’ordinanza di Maniaci, c’erano anche le chiavi della cassaforte dove erano custodite altre 3 pistole, trafugate pure, insieme alle munizioni dai malviventi. L’indagine sul furto è ancora in corso da parte dei carabinieri della locale stazione.