Partinico, restaurato il Cortile della Decima, venerdì l’inaugurazione
Recuperato un suggestivo angolo di Partinico per iniziativa di tre
associazioni: BCsicilia, Lions Club e Accademia della Cultura, che hanno
sostenuto economicamente i lavori. E’ stato infatti restaurato il Cortile della
Decima, una antica struttura di cui si ha traccia già dal Cinquecento. Il
luogo dove i contadini versavano i dazi feudali istituiti dall’Abate di
Altofonte nel 1580.
La cerimonia di inaugurazione si terrà venerdì 14 giugno 2019 alle ore 18,30 in
via Principe Amedeo a Partinico. Dopo i saluti istituzionali interverrà il
restauratore Benjamin Carminio che illustrerà la metodologia di intervento
seguita per recuperare l’antica edicola all’interno del cortile. Ad illustrare
la cornice storica sarà invece l’antropologa Rita Cedrini. Alle ore 19,15 è
prevista la benedizione dell’edicola votiva recuperata a cura di Padre Vito
Bongiorno a cui farà seguito l’inaugurazione di una targa commemorativa in
ricordo dell’evento. In conclusione un momento musicale e il rinfresco. Del
Cortile della Decima con i relativi magazzini, si hanno notizie storiche certe
sin dal 1538 con la citazione in un inventario di beni posseduti dall’Abbazia
di Altofonte nella territorio di Partinico. La struttura originariamente era
dotata di un ampio cortile interno circondato da magazzini (i cosiddetti
“malasena”) adibiti al processo di vinificazione e conservazione del vino ed
inoltre a deposito di frumento, granaglie varie, legumi ed olio. Il Cortile era
dotato di due accessi, uno prospiciente la cosiddetta “Strata Ranni”, oggi via Principe
Amedeo, e l’altro che dava nel vicolo Di Lorenzo successivamente murato da
una costruzione abusiva. Partinico, in quegli anni, registrava una popolazione
di circa 2.000 abitanti per lo più contadini, ortolani ed agricoltori in
genere, dediti alla coltivazione dei campi. Poche famiglie di nobili ed il
clero rappresentavano la classe dominante. I contadini, sudditi, venivano
vessati con censi e tributi vari che rendevano ancora più misera la loro triste
esistenza. Uno di questi strumenti vessatori era il “versamento della Decima”,
istituita dall’Abate di Altofonte nel 1580. E così nei periodi di raccolta
dell’uva, delle olive, del grano, degli agrumi in genere ogni giorno decine e
decine di contadini depositavano il 10% della produzione agricola nei magazzini
del Cortile della Decima. L’edicola votiva presente all’ingresso del cortile,
oggetto dell’odierno restauro, si presume avesse una motivazione consolatoria
per i contadini costretti a privarsi di parte del frutto del loro lavoro. L’edicola
votiva denominata “Madonna col Bambino” è posizionata nell’androne d’ingresso a
destra. Dominante nel dipinto è l’immagine della Madonna col bambino Gesù che
porge un rosario ad uno dei monaci cistercensi che occupano i due lati del
dipinto. In basso vengono raffigurate le anime del purgatorio avvolte dalle
fiamme. Nel 1803, durante la dominazione borbonica, regnante Ferdinando di
Borbone, re di Sicilia dal 1798 al 1812, vengono aboliti, con decreto regio, i
dazi feudali vigenti nel territorio di Partinico e viene fra l’altro abolita
anche l’odiata “Decima” sulle produzioni agricole.
A seguito di questi provvedimenti i magazzini della Decima vengono espropriati
e trasferiti al patrimonio comunale (Partinico, con regio decreto, diventa
comune autonomo il 19 aprile 1800.)
Nel provvedimento di esproprio si legge tra l’altro che “i Magazzini
della Decima” da luoghi di dolore e di vessazione vengano trasformati “in
luoghi di svago e di godimento” per il popolo.
E fu così che, con intervento regio, parte dei magazzini del Cortile della
Decima vengono trasformati in teatro popolare. Nel 1806 alla presenza delle
autorità comunali, viene inaugurato il “Teatro di San Leopoldo” che nel
tempo ospitò numerosi e partecipati spettacoli teatrali e musicali. Il tutto
fino al 1856. Subito dopo iniziò il
declino e l’abbandono dei luoghi, il teatro venne chiuso ed abbandonato e così
anche la cappella votiva venne dimenticata e lasciata marcire nell’incuria e
nel degrado. Il progetto di restauro redatto dall’arch. Angela Barbiera è stato
approvato dal Comune di Partinico con il parere favorevole espresso dalla
Soprintendenza ai BB.CC. di Palermo. Il recupero dell’edicola votiva è stato
affidato dal restauratore Benjamin Carminio, che ha con maestria e pazienza
riportato alla luce l’intero dipinto e scoperto nella parte bassa una cornice
che era stata completamente coperta da calce. E’ stato rimosso l’intonaco delle
pareti, consolidandole e dipingendole color azzolo intonandosi alla tonalità
cromatica della volta.
Pulito e consolidato anche il sedile con l’inserimento di mattoni maiolicati a
decoro tradizionale bianco e azzurro realizzate dal maestro ceramista La Verde. Infine si è proceduto alla pavimentazione
dell’ingresso del Cortile con la posa in opera di ciottoli di ghiaia togliendo
l’asfalto e il cemento che abbrutivano la pavimentazione.