Game Over, chieste 21 condanne al processo abbreviato su mafia e scommesse
E’ giunto alla requisitoria il processo Game Over che vede alla sbarra 25 imputati che hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato. 21 le richieste di condanna avanzate dal Pubblico Ministero nei confronti di persone rimaste coinvolte nell’inchiesta che, lo scorso anno, ha portato alla luce gli intrecci tra mafia e il giro di scommesse on line a Partinico e dintorni. Tutti sono accusati a vario titolo di concorrenza illecita, giochi illegali e truffa, intestazione fittizia di beni, associazione mafiosa e riciclaggio. Secondo quanto riporta oggi il giornale di Sicilia, la richiesta più alta, 16 anni, è stata avanzata per Francesco Nania, ritenuto il nuovo capomafia di Partinico, considerato “socio” di Ninì Bacchi, l’imprenditore a capo del sistema che sta invece affrontando il processo con il rito ordinario. 6 anni di condanna sono stati chiesti per Alfredo Cannone, 8 anni per Antonio Lo Baido, Giampiero Rappa e Devis Zangara; 15 anni e 8 mesi per Antonino Pizzo; 10 anni per Benedetto Sgroi e Sebastiano Vinciguerra; 2 anni e 8 mesi per Alessandro Acqua, Marco Cannatella e Antonio Mollisi; 4 anni per Carmelo Garruzzo, 3 anni e 8 mesi per Davide Di Benedetto, Marco e Vincenzo Corso; 3 ani per Ferdinando Chifari; 8 anni e 8 mesi per Gerardo Antonio Orvieto Guagliardo; 8 anni e 4 mesi per Giuseppe Alessandro Lo Bianco; 8 anni e 2 mesi per Antonio Vincenzo Lo Piccolo; 4 anni per Salvatore De Simone e Giuseppe Gambino.