Esami comprati all’Università, 13 condanne a Palermo e Provincia
Sono tredici le condanne emesse dal Giudice Marina Petruzzella nell’ambito dello scandalo degli esami comprati all’Università di Palermo fra il 2007 e il 2010. L’unico assolto nel procedimento giudiziario è Riccardo Della Vecchia, mentre è scattata la prescrizione per Ilenia Messina. Pene da uno a otto anni inflitte a due ex dipendenti dell’ateneo e ad undici studenti. Secondo il pubblico ministero Amelia Luise, bastava pagare per passare l’esame all’università; non c’era neppure bisogno di presentarsi. L’importante era iscriversi, pagare i dipendenti infedeli e, nel proprio piano di studi e nel libretto, spuntavano gli esami superati anche se, in realtà, mai sostenuti. Una truffa su cui fecero luce gli agenti della squadra mobile di Palermo che, riuscirono a risalire agli accessi pirata al sistema informatico dell’Università che si era costituita parte civile nel procedimento giudiziario. Una tesi accusatoria accolta dal collegio giudicante 8 anni sono stati inflitti alla dipendente Rosalba Volpicelli e 2 anni e sei mesi al collega Ignazio Giulietto. Gli studenti Giuseppe Ciciliato, Caterina Guddo, Carlo Gaglio, Francesca Pizzo e Paolo Coviello, sono stati tutti condannati a 2 anni, Walter Graziani e Alexandra Ntonopolou a 5 anni, Giuseppe Gennuso e Nunzio Fiorello 3 anni, Giuseppe Andrea Tomasello a 3 anni e 8 mesi e Giuseppe Capodici ad 1 anno e 6 mesi.
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