Carini, raccolta dei rifiuti a rilento, Monteleone critica il sistema, Pierobon gli risponde (Video)
Per la terza settimana consecutiva da quando , lo scorso 1º Giugno la Regione ha ordinato al Comune di Carini di spostare il conferimento dei rifiuti indifferenziati dal Bellolampo ad Alcamo, gli auto compattatori dell’Ato Senesi, il martedì fanno lunghissime attese per scaricare; ostacolo che si ripercuote poi negativamente sul servizio di raccolta nell’arco dell’intera settimana . Ragion per cui, il sindaco di Carini, Giovì Montelene ha inviato una durissima lettera al Commissario della Srr Natale Tubiolo, a tutti gli organi preopsti e, per conoscenza anche al Prefetto di Palermo Antonella De Miro. Sulla denuncia del primo cittadino di Carini, è intervenuto, sui social network l’assessore regionale Alberto Pierobon che, concorda in pieno sull’analisi fatta dall’amministratore sull’attuale situazione dei sistema dei rifiuti. La “mancanza di un’impiantistica pubblica e concorrenziale”, talvolta può creare disagi in alcuni territori, anche per via di guasti, incendi e altri imprevisti. “Tutto questo – afferma Pierobon – sarà però risolto anche grazie alla profonda riforma che stiamo portando avanti con grande determinazione. Per questo c’è bisogno del sostegno di tutte le forze sane, le polemiche non servono. Non sfuggirà al sindaco Monteleone – prosegue l’assessore regionale – che il riequilibrio dell’incidenza di pubblico e privato nel sistema regionale dei rifiuti non può certo avvenire dall’oggi al domani, soprattutto quando proveniamo da un recente passato politico in cui il sistema era incentrato quasi totalmente sulle discariche. Oggi non solo la differenziata in tutta l’Isola continua ad aumentare, e per questo ci complimentiamo con Carini e con centinaia di altri Comuni, ma non basta. E anche per questo stiamo finanziando nuovi impianti pubblici di trattamento del secco e dell’umido garantendo che tutti i territori provinciali siano autonomi nella gestione del servizio, in modo da responsabilizzare gli enti locali e ridurre i costi in un contesto accettabile dal punto di vista ambientale. Tutto questo sarà gestito dai soggetti pubblici titolari dei rifiuti così come auspicato da Anac e Corte dei Conti, attraverso un meccanismo che eviterà di incappare in lunghi e farraginosi iter di liquidazione dei vecchi consorzi. Ogni grande processo di cambiamento – scrive ancora l’assessore regionale all’energia Alberto Pierobon – incontra resistenze e inceppi e deve fare i conti con problemi transitori, ne è certamente consapevole il sindaco che al suo insediamento si è trovato di fronte a una enorme mole di lavoro per recuperare i tanti problemi ereditati. Andiamo avanti tutti assieme con grande spirito di sacrificio, competenza e determinazione. Siamo come sempre a disposizione di tutti gli amministratori locali – conclude Pierobon – per fornire informazioni e chiarimenti a tutela dei cittadini. Il primo cittadino di Carini, dal canto suo, ha accolto “con positività la risposta e la disponibilità dell’Assessore Regionale, con la speranza che si muova qualcosa e tolga a noi sindaci la continua ansia che proviamo quando ,nonostante gli sforzi e i progressi compiuti nel tenere puliti i nostri territori, improvvisamente si blocca il servizio per cause non dipendenti dalla nostra volontà e dobbiamo,con grandi difficoltà , ricominciare daccapo”. La mia lettera – prosegue Giovì Monteleone – ha avuto un primo risultato : sono stato convocato dall’assessorato in dipartimento con la Società regolamentazione Rifiuti e la ditta appaltatrice del servizio del TMB ,ove i nostri autocompattatori sono sottoposti a lunghe attese, per cercare di organizzare meglio il servizio ed evitare l’emergenza igienico sanitario. Tengo a precisare – conclude il sindaco di Carini – che ho dovuto scrivere questa nota e renderla pubblica dopo che per 25 giorni, nonostante varie telefonate ai diversi funzionari della SRR e del dipartimento , la situazione non si sbloccava , per evitare l’emergenza igienico sanitario e per comunicare ai cittadini utenti i motivi del disservizio”.