Carini, inaugurato dalla famiglia Agrusa Baglio Ciachea (Video)

Ci sono tramonti che regalano emozioni uniche, paesaggi incastonati in luoghi immersi tra gli alberi di agrumi, luoghi dove si respira aria pura e il cibo è genuino.

Immaginate di entrare in un cancello, di percorrere un sentiero tra gli agrumeti e di cenare all’aria aperta su di un prato ben curato, oppure all’interno di un antico convento. E’ Baglio Ciachea Restaurant incastonato nell’affascinante convento dell’Ordine dei Monaci Domenicani risalente al 1800 e situato in via Pertini 39 a Carini, nella zona del Parco degli Ulivi con accesso dalla Strada SP3 per Torretta. Ieri grandissima partecipazione al taglio del nastro che, ha visto la benedizione di Don Angelo Inzerillo e, anche la presenza del sindaco di Carini Giovì Monteleone che ha apprezzato la riqualificazione di questo antico baglio avviata dall’ex primo cittadino Giuseppe Agrusa, insieme alla moglie Mariolina, per i figli Antonella ed Antonio.

Oggi, a partire dalle 19 si potrà cenare all’interno dell’antico casale o nell’area esterna dello splendido giardino a contatto con la natura. Le cucine saranno aperte dal martedì alla domenica dalle 19:00 alle 24. Rimessa in vita dall’amore e dedizione della famiglia Agrusa, la location possiede un fascino sobrio ed elegante, per questo è la scelta ideale per vari tipi di cerimonie, tra queste matrimoni spaziando da quelli semplici e tradizionali a quelli più classici e raffinati. Lo spazio, con il suo fascino, si presta ad accogliere con eleganza i banchetti all’aperto. Il menù nasce dalla selezione di ingredienti di qualità scelti con cura. Materie prime buone e genuine provenienti dalle eccellenze del territorio siciliano. All’interno del locale, infatti, è possibile gustare i piatti degli chef Ivan Gottuso e Antonio Giambanco, in grado di sorprendere i cinque sensi, offrendo le migliori pietanze della cucina tradizionale, realizzate con i prodotti locali. Le portate, infatti, sono semplici: richiamano la tradizione siciliana, a volte in chiave rivisitata. Le materie prime puntano al chilometro zero: gli ortaggi provengono dall’orto del Baglio e alcuni prodotti dalle conserve dell’azienda di famiglia. Il menù contiene un percorso degustazione di carne e uno di pesce. E spazia dall’immancabile tagliere con ricotta e formaggi freschi di Salemi alle verdure pastellate, ma anche l’insalata di mare e la zuppa di cozze. Tra i primi piatti la pasta di grano duro con ragù di maialino nero dei Nebrodi, pomodoro secco e ricotta; la pasta fresca con cozze e tenerumi dell’orto. Tra i secondi il filetto di suino in casseruola bardato con guanciale di suino sfiammato con vino della casa 20/40, olive patate e pomodorini; il tataki di tonno servito su di una macedonia di ortaggi di stagione e composta di cipolle rosse. A deliziare una vasta scelta di dessert. Anche il vino è della casa: Feudo di Dainasturi. Il menù è studiato con cura per soddisfare qualsiasi esigenza. Baglio Ciachea colora le sue pareti con i dipinti di diversi artisti siciliani. Fino a luglio si potrà cenare ammirando la mostra di quadri multidimensionali di Ketty Barbante, allieva già all’età di 9 anni, di Renato Guttuso.

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