Carini, al via progetto di rete tra le scuole del comprensorio
Al via, all’Istituto Comprensivo
Renato Guttuso di Villagrazia di Carini, presieduto dalla professoressa Anna De
Laurentiis, i moduli relativi al progetto di rete denominato “Il nostro
territorio tra cultura, arte e paesaggio”. Che, nello specifico, sarà
articolato in quattro segmenti “La mappa del tesoro”, “Adozione e promozione”,
“Classe Unesco”, “Rigenerazione urbana scuola”. Capofila del progetto è l’Istituto di Istruzione Superiore Ugo Mursia
di Carini. Gli studenti saranno guidati attraverso le più svariate forme
di espressione artistica (pittura, scultura, fotografia, ecc.) ad esprimere la
loro visione dei contesti culturali, artistici e paesaggistici siciliani. Tale
percorso di senso sarà costruito attraverso la lettura, l’interpretazione e la
riformulazione di singoli elementi che caratterizzano il paesaggio, l’identità
etno-antropologica, le peculiarità artistiche e territoriali. “Le attività –
dice l’esperto Antonio Fundarò – si svolgeranno, ove possibile, principalmente
en plein air e a contatto con i nodi significativi del patrimonio culturale,
anche al fine di stabilire relazioni, connessioni culturali con le qualità del
territorio carinese, un percorso di “ri-significazione” del patrimonio
artistico, culturale e paesaggistico”. Alla
fine del percorso si prevede il perseguimento delle seguenti finalità:
educare alla percezione della dimensione storico-culturale di un ambiente
urbano; promuovere la conoscenza e il conseguente rispetto del proprio
patrimonio storico- artistico; approfondire la conoscenza del territorio per
sviluppare il senso di appartenenza ad esso e riscoprire le proprie radici; approfondire
la conoscenza del mondo culturale del passato per arrivare a prendere coscienza
di quello attuale; Comprendere le relazioni, i nessi tra culture e ambienti
diversi; acquisire competenze specifiche in ambito culturale e comunicativo,
offrendo un’opportunità dinamica e coinvolgente di verifica concreta sul campo
delle abilità acquisite. “Il
ricorso all’arte – dice il dirigente scolastico De Laurentiis – favorisce il
pensiero divergente e quindi darà la possibilità ai ragazzi di elaborare
domande di senso che lo condurranno ad attribuire nuovi significati al
patrimonio culturale e ad inserirlo in mondo più stabile e consapevole nella
propria visione del mondo”. “L’arte – aggiunge l’esperta Titti Cancelliere – si
configura come un linguaggio universale e democratico per dare ad ognuno la
possibilità di esprimersi liberamente e in modo svincolato dalle convezioni
sociali e culturali, promuovendo vere e
proprie azioni di riscatto sociale”.