Partinico, gioielliere che sparò ai rapinatori: udienza fissata al 4 giugno
Fissata al 4 giugno prossimo, l’udienza preliminare davanti al gup Walter Turturici, in cui dovrà presentarsi l’87 enne Francesco Cucchiara, noto gioielliere di Partinico accusato di tentato omicidio. Il commerciante, il 20 novembre del 2013 , sparò dal balcone contro uno dei rapinatori che tentò, assieme ad altri quattro complici, di svaligiare la sua attività commerciale. Si tratta di Mariano Parisi, attualmente in carcere per scontare la condanna definitiva che gli è stata inflitta, proprio per il tentato colpo commesso ai danni del gioielliere. L’uomo, attraverso i suoi legali, ha denunciato Cucchiara per tentato omicidio e chiesto un risarcimento da 100 mila euro per il proiettile che ha subìto e, come scrive oggi il Giornale di Sicilia, molto probabilmente di costituirà parte civile per ottenerlo. La banda di cui faceva parte Parisi, si presentò a casa di Francesco Cucchiara all’alba. In cinque, travestiti da carabinieri e finanzieri, esibirono un falso mandato di perquisizione per farsi aprire la porta. Entrati dentro, si rivelarono per quello che erano, minacciando le vittime con le armi. La moglie dell’anziano gioielliere, venne spinta a terra e portata in un’altra stanza, il genero fu legato con delle fascette ed alla figlia venne puntata una pistola alla tempia per intimare Francesco Cucchiara che, nel frattempo finse un malore, ad accompagnarli nella gioielleria. Ma per raggiungere il negozio, occorreva uscire dall’abitazione e passare dalla strada. Un percorso che avrebbe scoraggiato la banda decisa a dileguarsi. Ed è in questo frangente che Cucchiara avrebbe preso dal comodino la pistola che deteneva regolarmente e, dal balcone, avrebbe sparato ai rapinatori, convinto che si stessero dirigendo comunque nella gioielleria e non che si stessero dando alla fuga. L’anziano commerciante, infatti, si è sempre appellato alla legittima difesa, la cui legge recentemente approvata potrebbe adesso evitargli il processo. Ma secondo il gip che ha disposto invece l’imputazione coatta, il gioielliere ha sparato a rapina conclusa, quindi, non c’era ormai alcun motivo per sparargli contro. Ragion per cui è stata pure respinta, a suo tempo, la richiesta di archiviazione avanzata nei suoi confronti. Sarà il il Gup Walter Turturici a decidere se andare avanti con il dibattimento o chiudere il procedimento giudiziario avviato nei confronti dell’87enne partinicese.