Balestrate, parco “vietato ai social”. Parte la raccolta fondi
L’ambizioso e singolare progetto del parco giochi “no social” di Balestrate non si è affatto fermato. Dopo la presentazione del piano nel gennaio scorso, che prevede essenzialmente delle donazioni spontanee per arrivare all’obiettivo, è stato lanciato proprio in questi giorni la raccolta fondi attraverso Facebook. Così come scrive il “Giornale di Sicilia”, nell’apposita pagina “raccolta fondi” del noto social sarà possibile poter fare un versamento libero per contribuire a creare il primo parco giochi al mondo dove è assolutamente vietato toccare il telefonino per mandare messaggi, guardare social network e siti internet. Ad essere disponibili comunque altre formule di sostegno, facendo un versamento all’Iban IT27K0894643080000001804395 intestato all’Associazione Genitori Balestratesi o tramite Paypal.
“Dobbiamo comprare piante, alberi, panchine e arredi vari”, evidenziano nell’apposita pagina Facebook gli organizzatori del progetto. L’idea è nata da un comitato di genitori, appositamente creato qualche tempo fa con l’idea di ridare spazi di aggregazione specie per i più piccoli a Balestrate. Già lanciata una prima raccolta fondi attraverso cui si è lanciato un appello ad enti pubblici e privati nel contempo è partito anche il crowdfunding, una sorta di finanziamento collettivo. Il nuovo parco con scivoli, giochi e altalene sorgerà nell’atrio della scuola elementare “Aldo Moro” dalle ceneri dell’attuale che si trova in condizioni degradate e sarà accessibile a tutti.
La prima pietra sarà posta grazie alle disponibilità dell’amministrazione locale che ha messo a disposizione uno dei cantieri di lavoro finanziati recentemente dalla Regione Siciliana attraverso cui si faranno i primissimi interventi basilari e che consentirà di portare a termine i primi lavori murari. Da considerare che già all’incirca 5 mila euro sono stati messi a disposizione dal Comune attraverso la democrazia partecipata, che ha visto la maggioranza dei balestratesi esprimersi proprio per devolvere le somme alla realizzazione del parco giochi. Poi toccherà ai volontari definire il progetto molto più ambizioso il cui costo si aggira attorno a 80 mila euro. Previsti alberi, pavimentazione con erbetta naturale, panchine e gazebo in legno, illuminazione a energia solare, giostre, scivoli e altalene accessibili a tutti e senza barriere architettoniche. Sarebbe meglio dire accessibile a quasi tutti: sì, perché a restare fuori saranno coloro i quali non vogliono rinunciare nemmeno per un attimo al proprio smartphone. All’ingresso un armadietto servirà a depositare telefoni, tablet e strumenti elettronici e un cronometro conterà i minuti durante i quali il visitatore sarà rimasto libero dalla tecnologia e si sarà riappropriato del proprio tempo.