Balestrate, il comune ricorre alla Cassa Depositi e Prestiti per onorare alcuni debiti
Il Comune di Balestrate ricorrerà alla Cassa Depositi e prestiti per onorare alcuni debiti ordinari e pagare i fornitori. Il massimo consesso civico ha approvato a maggioranza la delibera con la quale l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vito Rizzo ha chiesto di accendere un mutuo per ottenere un’anticipazione di liquidità necessaria al pagamento di debiti certi maturati al 31 dicembre scorso. L’obiettivo è non trasformarli in debiti fuori bilancio ed evitare di incorrere in danni erariali. Sono circa 55 le aziende che vantano crediti nei confronti dell’ente locali per servizi o forniture resi tra il 2016 e il 2018, con fatture che variano da un minimo di 1.300 euro ad un massimo di 39 mila euro. Nella relazione del ragioniere capo del comune di Balestrate, Maria Concetta Tarantino, si legge che : «Lo stato di cronica carenza di cassa incide costantemente sui tempi di pagamento. Le motivazioni dei ritardi possono essere variegate, si cerca comunque di seguire il criterio cronologico dando priorità ai servizi sociali. Il ricorso alla cassa depositi e prestiti parte anche dal presupposto che da quest’anno è stata ridotta normativamente la possibilità per i Comuni di chiedere anticipazioni alla propria tesoreria, cosa che, mette in crisi gli enti locali che hanno problemi di liquidità”. L’opposizione, al riguardo, ha sollevato una serie di critiche, tra que-ste «la mancanza di rispetto nei confronti dell’aula per l’assenza dei revisori dei conti». Mentre il sindaco Vito Rizzo sostiene che “attingere a questo strumento è una necessità ed anche, per certi versi, un’opportunità; dal prossimo anno – aggiunge – verrà attivato un sistema sanzionatorio che prevede l’obbligo di ulteriori accantonamenti a carico dei Comuni che non riescono a conseguire un rientro e che ritardano nel pagamento delle fatture. Gli importi degli accantonamenti rischiano di raddoppiare – conclude il primo cittadino . se non si accede a questa anticipazione». Nella delibera, infatti, viene evidenziata la carenza di risorse finanziarie liquide dell’ente locale; la manovra è pertanto necessaria anche per scongiurare decreti ingiuntivi.